Dom. Lug 28th, 2024

Gli investigatori dei carabinieri del Gruppo di Locri hanno acquisito nuovi elementi probatori, elementi che farebbero finalmente capire le dinamiche con cui, alcune tra le storiche famiglie di ‘ndrangheta, hanno agito nella vita sociale della città.

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Si va indietro nel tempo, al 2013 per l’esattezza, quando gli inquirenti tracciavano quello che viene definito un “focus operativo” delle relazioni che “alla data odierna esistono tra due famiglie storiche aventi la propria base operativa nella cittadina jonica, le famiglie Cataldo e Cordì”

Queste nuove acquisizioni informative sono contenute negli atti del procedimento penale “Euroscuole”, i passaggi del discorso non hanno lasciato dubbi agli inquirenti, i due estromessi dal giro, parlano chiaramente di “ridistribuzione al 50%, Cataldo e Cordì (…) si ponevano riserve sul fatto che in realtà starebbero emergendo dei personaggi che in passato non sapeva fossero inseriti nel criminal frame locrese.”

“I colloquianti avrebbero discusso del fatto di essere stati estromessi dagli accordi intercossi tra le cosche, per i quali l’assegnazione di lavori importanti andrebbe sempre pianificata e i ricavati equamente ridistribuiti.”

Così sono stati intercettati questi due personaggi, Cordì e Cataldo tagliati fuori dal giro degli affari della ‘ndrangheta nella locride, tutto questo è inserito all’interno del fascicolo di “EuroScuola” le cui indagini sono partite dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che, nel maggio del 2014, ha riferito che un istituto scolastico a Locri di interesse dei Cordì, era stato costruito irregolarmente proprio da uomini che li rappresentavano nell’ambito delle imprese. Dopo l’Istituto statale d’arte “Panetta” anche l’Istituto professionale statale per l’industria e l’agricoltura (Ipsia), costruito dalla stessa società, registrava molte irregolarità.

Si tratta di istituti scolastici costruiti in zone dove non potevano essere allocati, ma soprattutto non erano edifici finalizzati ad usi scolastici. “L’accertamento è partito nel 2014 ma le costruzioni risalgono al 2004/2005, anni in cui la Provincia ha preso la locazione dei due edifici”.

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