Un caso d’omicidio che per il Procuratore di Locri Luigi D’Alessio sembra essere risolto. Infatti secondo gli investigatori, a sparare diversi colpi di pistola contro l’avvocato Francesco Filippone sarebbe stato lo zio materno Antonio Sgrò. Filippone secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato atteso sotto casa dallo zio, al rientro dal lavoro verso le ore 13.00. Sgrò avrebbe sparato diversi colpi di pistola contro il nipote per motivi sembrerebbe legati a liti familiari. Filippone non sarebbe morto sul colpo anche se attinto al petto. Lo zio sarebbe rientrato in casa ed avrebbe chiamato il numero di emergenza 112 per costituirsi. Zio e nipote vivevano nello stesso condominio, in una traversa di via Marconi a Locri. Francesco Filippone era un brillante avvocato penalista molto stimato dai colleghi, era sposato da un anno ed aveva un figlio in tenerissima età. Sgrò al momento si trova sotto interrogatorio alla sede del Gruppo Carabinieri Locri. Le indagini sono condotte in maniera congiunta dalla Polizia del commissariato di Siderno e dai Carabinieri del Gruppo Locri coordinati dal Sostituto Procuratore Toscano.
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Giuseppe Mazzaferro