Mar. Lug 16th, 2024

Ospiterà 40 posti letto, potrà essere utilizzato anche a pandemia finita

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L’ospedale da campo accanto al nosocomio di Locri non si farà più. Il “Centro Covid” sarà invece allestito in un edificio autonomo in origine realizzato per ospitare la Pediatria ma poi utilizzato per allocarvi gli uffici amministrativi dell’allora Asl di Locri e che oggi sono sostanzialmente vuoti. A darne notizia sono stati gli uomini della Protezione Civile nazionale e regionale giunti a Locri, ieri pomeriggio, guidati dal commissario anti-Covid regionale Antonio Belcastro. Lunedì torneranno per effettuare un ulteriore sopraluogo finalizzato ad adeguare la rete dei gas medicamentali».

Da qualche giorno si avvertiva nell’aria qualche novità in vista intorno all’idea della “tenda ospedale da campo” ove realizzare il Centro Covid di Locri. Niente si stava infatti muovendo in direzione della realizzazione di un ospedale da campo in un’area limitrofa all’ospedale cittadino.

Dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dagli uomini della Protezione Civile e dell’Esercito Italiano tutto era stato avvolto dal silenzio mentre in città si apriva un dibattito che ha visto protagonisti amministratori cittadini, rappresentanti sindacali, operatori sanitari ospedalieri e del territorio.

Sostanzialmente tutti avevano sottolineato di non gradire l’ospedale da campo, ma di preferire una struttura più stabile che potesse essere utilizzata anche dopo l’emergenza Covid». Struttura che avrebbe potuto benissimo essere individuata all’interno delle strutture ospedaliere esistenti sul territorio, come gli ospedali di Siderno e Gerace, oppure utilizzando gli ambienti vuoti del nosocomio locrese.

Soddisfatto il sindaco di Locri,Giovanni Calabrese, per la decisione assunta: «Finalmente – ha deto – hanno deciso di fare quello che da nove mesi andiamo sostenendo e che avevamo già chiesto: un’ala dell’ospedale di Locri non promiscua agli altri reparti adeguata a Covid».

Infatti gli ambienti degli ex uffici amministrativi, oggi vuoti, ma realizzati con tutti le caratteristiche necessarie a poter ospitare un reparto come la Pediatria, sono reputati idonei a realizzare il Centro Covid anche perché gli spazi esistenti consentono di organizzare 40 posti letto di terapia intensiva per accogliere i pazienti della Locride. Inoltre, quell’ala, con ingresso autonomo e distaccato dal resto della struttura ospedaliera, oltre a prestarsi benissimo ad allocare i 40 posti letto da destinare ai contagiati dal virus, grazie alla sua posizione strategica, consente di garantire ai ricoverati, senza alcuno spostamento, tutte le cure di cui hanno bisogno.

Adesso si attende di conoscere i tempi per la realizzazione degli interventi necessari e, soprattutto, sapere quali e quante risorse umane saranno destinate alla struttura emergenziale.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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