Mar. Lug 16th, 2024

Il lavoro occupa uno spazio assolutamente rilevante dell’esistenza, non solo in termini di tempo e di energie, ma soprattutto perché è uno dei “luoghi” di vita che fondano la dignità e il valore della persona. Attraverso il lavoro, l’uomo ha la possibilità di contribuire alla sua crescita e benessere personali, nonché di offrire la sua opera per migliorare le condizioni della società. Purtroppo, però, l’attuale organizzazione economica, incentrata sul profitto, spesso riduce il lavoro a una merce e lo svuota delle sue potenzialità di autorealizzazione in quanto persona.

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Le relazioni diventano funzionali alla produttività e sono asservite ad obiettivi spesso molto lontani dal lavoratore stesso. Come incarnare uno “stile” di lavoro più umano e umanizzante? Come incidere culturalmente sulla logica che vede il lavoro come oggetto e non come atto della persona? A questi e ad altri interrogativi ha cercato di dare risposta la tavola rotonda: Persona & Lavoro, verso la celebrazione del congresso del MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) che si è svolta ieri sera presso il centro pastorale della città di Locri.

Dalle parole del Vescovo Mons. Francesco Oliva e dei relatori: Nicola De Santis – Consigliere nazionale di Azione Cattolica, Carmelofrancesco Origlia – già Segretario diocesano MLAC, Maurizio Biasci – Vice Segretario nazionale MLAC, sapientemente coordinati da Cinzia Docile vicepresidente del settore adulti di Azione Cattolica, è emersa in maniera chiara la necessità di ridare vita al MLAC nella nostra diocesi. Il Movimento, infatti, essendo espressione di un’attenzione missionaria da parte di cristiani impegnati a partire dalla situazione di vita vissuta nel mondo del lavoro, nella professione ed all’interno della società civile, potrebbe rappresentare per il nostro territorio un momento di dibattito e di confronto, uno spazio di analisi, riflessione e progettualità, per mettere a fuoco i problemi, condividere esperienze, trovare nuovi campi d’azione e strumenti più efficaci in vista di una crescita umana e sociale dell’intera società.

Il MLAC presente in Diocesi, per volontà di Mons. Giancarlo Maria Bregantini, fin dal 1998, prima dello stop dovuto alla pandemia, ha inciso in maniera decisiva nella realtà locale attraverso convegni, veglie di preghiera e dando la possibilità ad un gruppo di giovani di “Grappidaro” (frazione di Siderno) – attraverso la partecipazione ad un bando indetto dal Movimento – di avere finanziato un progetto di promozione del territorio, in fase di realizzazione. E’ quindi auspicabile- ha affermato la Presidente diocesana di Azione Cattolica Veneranda Musuraca – Che presto il Movimento possa celebrare il suo Congresso e riprendere la normale attività perché, oggi più che mai, il lavoro è diventato uno spazio necessario affinché l’umanità possa giungere alla sua pienezza.

Il MLAC aiutando i lavoratori a rimettersi alla scuola del Vangelo che ci invita a mettere al centro del lavoro la vita e non la facilità di guadagno, la persona e non l’efficientismo, la fraternità e non l’individualismo, condividendo le ansie e le attese degli uomini del lavoro e di chi un lavoro ancora non lo ha può rendere può contribuire a rendere umano questo importante campo dell’esistenza.

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