La ragazza pugliese caduta nelle grinfie di un truffatore, smascherato da “Le Iene”. Dopo la raccolta di fondi nei bar, anche un ciclo di cure per le patologie di cui soffre
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Da luogo nel quale venivano orchestrati i raggiri ai suoi danni all’approdo in un mondo carico di sentimenti di amicizia, solidarietà e cura. Locri è diventata questo per Tina, la ragazza di Bari affetta da
numerose patologie che ha commosso e indignato l’Italia, quando al programma televisivo “Le Iene”
di Italia 1 ha raccontato la disavventura di cui è stata vittima nei mesi scorsi, quando, nel rispondere
a un annuncio on line di offerta di un lavoro stabile, si è imbattuta in un soggetto che, con una serie di
artifizi, le ha prosciugato il conto corrente sul quale aveva depositato circa 26 mila euro, praticamente
i risparmi di una vita.
Come si ricorderà, Tina ha recentemente incontrato il suo presunto truffatore, accompagnata dall’inviata de “Le Iene” in piazza dei Martiri, a Locri, e, dopo la messa in onda del servizio, è partita una gara di solidarietà originata dall’appello lanciato via social da Pino Mammoliti, col quale si è inteso mostrare il volto generoso della cittadina che ha risposto da par suo, sia con la raccolta fondi che ha avuto luogo in bar e punti di ritrovo, e sia con una serie di bonifici bancari pervenuti sul contocorrente di Tina.
Che ovviamente oggi vede Locri con occhi diversi, tanto che nelle prime ore di ieri è rientrata a Locri,
dove in questi giorni si sottoporrà ad alcune cure predisposte proprio nell’ambito di quel cordone
di solidarietà che evidentemente non si è esaurito con la raccolta dei fondi, ma prosegue. Sarà accompagnata dallo stesso avvocato Mammoliti, che ha anticipato al cronista che domani mattina la ragazza barese sarà interrogata in Procura della Repubblica, come parte lesa nell’ambito del procedimento a carico del suo presunto truffatore.
fonte gazzetta del sud