Sab. Nov 16th, 2024

Gli ex “ribelli” del centrosinistra provano a dettare la linea sulle candidature per dribblare i veti di Callipo. I casi Greco e Sculco

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Il comunicato stampa diffuso alla fine della riunione si richiama ai valori della Costituzione e allo Statuto del Pd. È la sintesi della posizione degli “oliveriani”, riassunto soft e istituzionale di una giornata travagliata e di una trattativa che si annuncia non facile. Andiamo alla chiosa, nella quale gli ex “ribelli” tornati nel centrosinistra dopo la distensione Zingaretti-Oliverio chiedono che «le liste della coalizione siano espressione di innovazione e di apertura alle esperienze sociali, professionali, imprenditoriali, amministrative e culturali della Calabria, in piena sintonia e coerenza con i principi di legalità, di trasparenza e rispetto del dettato costituzionale, nel rigoroso rispetto del codice etico del Pd». Le parole sono importanti. E queste parole abbracciano alcun dei temi cari a Callipo (legalità e trasparenza) ma chiedono, nei fatti, al candidato governatore, di non imporre paletti che la coalizione vicina a Oliverio considera pregiudiziali. Qualche esempio: nel corso della giornata sono circolati rumors riguardo a eventuali veti imposti da Callipo alla candidatura di Orlandino Greco e Flora Sculco. Su Greco pende una richiesta di rinvio a giudizio della Dda di Catanzaro per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio. Per lo Statuto dem, non possono candidarsi politici per i quali, alla convocazione dei comizi elettorali, sia stato emesso un decreto che dispone il giudizio. Atto che, allo stato, non esiste per il caso dell’ex sindaco di Castrolibero (l’udienza preliminare riprenderà il 17 febbraio, dopo il voto). Riguardo a Sculco non ci sono impedimenti tecnici: il suo caso riguarderebbe, piuttosto, la necessità – avvertita da Callipo – di chiudere con la politica di professione. Sono soltanto due esempi, ma significativi di come dietro parole soft si nasconda una contrapposizione reale.
Il resto è politica ai confini con il politichese. «Le forze che in questi mesi si sono ritrovate sulla candidatura di Mario Oliverio presidente e che nei giorni scorsi hanno accolto l’appello rivolto dal segretario nazionale del Pd Nicola
Zingaretti e al centro-sinistra calabrese di unirsi per dare vita ad una coalizione ampia per sconfiggere il centro-destra a trazione leghista e vincere le elezioni regionali – recita la nota -, si sono riunite oggi a Lamezia in preparazione degli incontri con il Pd e successivamente con la coalizione, come concordato con Nicola Oddati componente della segreteria nazionale del Pd».
Nel corso della riunione «sono stati messi a punto alcuni obiettivi programmatici che dovranno caratterizzare il programma e la futura azione di governo del centro-sinistra nei prossimi anni e che saranno proposti nel confronto con il Pd, la coalizione ed il candidato presidente Pippo Callipo». Un primo passo, quello sui punti programmatici, è stato compiuto. Ma lo step che riguarda le liste si annuncia molto più lungo. E complicato.