Ha le idee molto chiare, dall’alto del suo notevole bagaglio professionale e culturale, l’ingegnere Italo Antonucci, direttore generale dell’ARSAC, l’azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese. Vuole, infatti, sancire e stabilire, finalmente, il ruolo importante dell’ARSAC (ex ARSSA, ESAC e OVS), nel panorama calabrese e meridionale. “Vogliamo puntare al centramento tempestivo e razionale, degli obiettivi aziendali” – ha espresso il direttore generale – “perché siamo certi che l’ARSAC possa rappresentare il volano dello sviluppo dell’agricoltura calabrese. Ma non con l’assistenzialismo” – ha tenuto a precisare l’ingegnere Antonucci – “bensì con la consapevolezza che il patrimonio di risorse umane e professionali che abbiamo, se razionalmente organizzato e impiegato, possa conseguire risultati strategicamente importanti.” In effetti, l’ARSAC, può vantare la presenza di grandi professionalità, oltre che di un retroterra culturale e professionale, inteso anche come bagaglio d’esperienze, di tutto rispetto. Fino ad oggi, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, è stata l’unica “Entità regionale”, fra quelle in dismissione o in ristrutturazione, che, proprio grazie al suo direttore generale, si è dotata di un piano significativo, mirato. Roba non da poco se si considera che la gestione deve provvedere all’organizzazione di una struttura con centinaia di dipendenti sparsi su tutto il territorio regionale. Fra gli obiettivi immediati, comunque, c’è quello legato alla dismissione del patrimonio dell’ARSSA, secondo le finalità di legge e, per questo, l’impegno profuso dal direttore generale e dal proprio staff è massimo.
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