Gio. Nov 14th, 2024

Il deputato calabrese vota un emendamento dei bersaniani che mirava a introdurre il voto disgiunto e le preferenze per il listino bloccato

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Volta le spalle al Pd, quanto meno in aula, il deputato dem Demetrio Battaglia. Oggi pomeriggio, l’ex coordinatore della mozione Renzi in Calabria, è stato l’unico parlamentare calabrese ad andare contro la linea di partito, votando a favore di un emendamento alla legge elettorale teso a introdurre il voto disgiunto fra uninominale e listino bloccato e le preferenze all’interno del listino. Una modifica presentata da Mdp, che ha incassato il sostegno di Udc e Scelta civica, l’astensione dei pentastellati e l’ira del Pd. «Nelle pregiudiziali ci sono stati 100 voti in meno rispetto alla sommatoria dei 4 gruppi, vi ricordo cosa accadde quando furono 101» ha tuonato il capogruppo dem Ettore Rosato, lanciando la caccia ai franchi tiratori. In realtà, Battaglia non ha mai nascosto le proprie intenzioni. Già un mese fa, intervistato da Corriere della Calabria, aveva annunciato che «La nuova legge elettorale deve consentire ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e garantire a chi vince le elezioni una governabilità vera. Se ciò non avviene non avrei problemi a votare contro il gruppo parlamentare al quale appartengo». Detto, fatto. Come in passato, del resto. Secondo le statistiche di OpenParlamento, Battaglia ha già superato i 500 voti in dissenso dal gruppo dem a Montecitorio.

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