Mer. Lug 17th, 2024

La Reggina riprende il Taranto in extremis ed evita la quinta sconfitta consecutiva.  Un pari che, nonostante sia stato ottenuto sul filo di lana, suona più come due punti persi per tanti motivi.

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Dopo i quattro ko di fila gli amaranto erano chiamati a vincere per rendere meno difficile una classifica che, adesso, continua ad essere complicata, soprattutto in uno scontro diretto e contro un avversario modesto che ha fatto ben poco, se non approfittare della cronicità degli  errori in fase difensiva dei padroni di casa.

Si poteva e si doveva dare di più sotto il profilo tecnico-tattico. L’unica magra consolazione è che, perdendo, la situazione sarebbe stata certamente peggiore.

La gara lascia in eredità un calciatore, Tripicchio, che all’esordio ha dato l’impressione di poter dare qualcosa che mancava alla squadra: visione di gioco e capacità di verticalizzare, buoni spunti, attitudine a dialogare con i compagni e soprattutto un gran sinistro.

A vederlo solo oggi ci si chiede come sia stato possibile tenerlo in panchina fino ad ora, ma solo il tempo dirà se davvero si tratta di un giocatore di tale portata o se si è trattato di una giornata estemporanea per il giovane  talento scuola Crotone.

LA PARTITA – Nel Taranto l’ex più atteso, Alessio Viola, è in panchina. Prosperi sceglie il 3-5-2 e l’intento dei pugliesi, fin dai primissimi minuti risulta chiaro: difesa e contropiede ad oltranza.

Un sistema di gioco che può risultare letale se contrapposto alla filosofia amaranto di giocare il pallone con tanti uomini con il rischio di esporsi a ripartenze da affrontare in parità numerica.

Il 4-3-3 di Zeman viene proposto anche contro il Taranto. La grande novità è l’esclusione di Oggiano e l’esordio di Tripicchio.

Il ritmi di gioco non sono molto veloci, gli amaranto faticano a trovare soluzioni contro l’arroccatissimo atteggiamento rossoblu e, ad onor del vero, non devono neanche impegnarsi troppo a controllare i due attaccanti Bollino e Balistreri (altro ex).

Ma il calcio è una scienza dove gli episodi e gli imprevisti rischiano di cambiare la storia.  E accade anche che al 16′ il terzino destro del Taranto, De Giorgi, si faccia trenta metri palla al piede e, dopo un movimento in orizzontale mal controllato dalla fase difensiva dei padroni di casa, scarichi dalla distanza un mancino che non lascia scampo a Sala.

La Reggina sembra subire il colpo, ma il Taranto non ha nè la forza, nè la capacità di mandarla al tappeto.  Gli uomini di Zeman con il passare dei minuti acquiscono convinzione, ma quasi mai riescono a trovare il modo di arrivare dalle parti del portiere Maurantonio.

Tocca a Tripicchio, quindi, provarci da fuori area. In una prima occasione trova una deviazione e poi la respinta del portiere, poi sul filo di sirena della prima frazione (47′) difende palla e da posizione impossibile calcia col  sinistro un pallone che si insacca all’incrocio con una traiettoria incredibile.

E di colpo la Reggina che non tirava mai dalla lunga distanza prende coraggio e , in avvio di ripresa, ci prova con De Francesco che non va lontano dal bersaglio grosso.

E’ ancora Tripicchio a propiziare una grande occasione per gli amaranto: da destra mette in mezzo un pallone che  Maurantonio respinge in tuffo, De Francesco calcia un rigore in movimento e il difensore Pirrone salva clamorosamente sulla linea.

La partita è quasi a senso unico, ma quando il Taranto mette la testa fuori dal guscio viene fuori tutta l’attuale vulnerabilità difensiva degli amaranto.  Kosnic fallisce un anticipo, Paolucci gli scappa alle spalle e viene servito in profondità da dove trova lo spazio per fulminare Sala in uscita. E’ il 66′.

Nell’arrembaggio finale la Reggina trova il pari al 92′: lancio di Botta, Porcino trova un varco sulla sinistra che serve Coralli in mezzo.

Da valutare se il gol sarà assegnato all’attaccante dato che la deviazione di Pambianchi è decisiva.

E’ il 2-2.  Esplode il Granillo che poco dopo si infuria per una vistosa trattenuta in area sul centravanti che non viene sanzionata col penalty.

Zeman viene allontanato e la gara finisce lì, con il Taranto che trema e la Reggina che non sfonda.

REGGINA – TARANTO 2-2, IL TABELLINO

Marcatori: 16’ De Giorgi, 47’ Tripicchio, 66’ Paolucci, 91’ Coralli

 

REGGINA: Sala, Gianola, De Francesco (83’ Bianchimano), Knudsen (69’ Bangu), Coralli, Tripicchio (84’ Oggiano), Botta, Kosnic, Porcino, Cane, Possenti All. Zeman
TARANTO: Mauroantonio, De Giorgi, Pambianchi, Nigro, Paolucci, (80’ Sampietro) Bollino, Balistreri, Altobello, Garcia, Albanese (67’ Potenza), Pirrone (53’ Bobb) All. Prosperi
Arbitro: Pasciuta di Agrigento – Assistenti: D’Annibale di Marsala, Madonia di Palermo
Ammoniti: Altobello, De Giorgi, Bobb, Gianola, Botta,

Recupero: 2’pt, 5’ st

Note: espulso Zeman per proteste

(fonte Strill.it)

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