Gio. Ago 15th, 2024
Nell’ultima gara stagionale, davanti ad uno strepitoso pubblico, la Reggina batte 4-3 la Paganese: decide una rete di Tripicchio al termine di una gara incredibile

Festa doveva essere e festa è stata. La Reggina, aritmeticamente salva già con il punto ottenuto nella trasferta di Andria, si congeda dalla stagione 2016/2017, ospitando al Granillo la Paganese, certa invece di giocare i play-off. Un saluto meraviglioso fra la compagine dello Stretto ed il commovente pubblico reggino che, complici i prezzi popolarissimi praticati dalla società, accorso in massa sui gradoni dell’impianto di Via Galilei, regalando uno spettacolo di tifo per tutto l’arco della gara.

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REGGINA DEI REGGINI – Zeman disegna la sua squadra con il solito 3-5-2, omaggiando nelle scelte individuali alcuni dei giocatori più legati alla causa amaranto. Trovano spazio dal primo minuto, infatti, i reggini doc Licastro, Cucinotti e Maesano, mentre comincia dalla panchina Toti Porcino, autentico protagonista della salvezza ottenuta dal club dello Stretto. In avanti, la coppia offensiva torna ad essere composta da Bianchimano e Coralli. Negli ospiti, invece, il pericolo principale è l’ex Siena e Parma, Reginaldo, autentico trascinatore dei campani in questa seconda parte di campionato.

Eccezionale la cornice, scoppiettante la performance. Davanti a circa ottomila spettatori e con la mente scevra da assilli di classifica, le due squadre sembrano voler ripagare, almeno in minima parte, il calore dei tifosi. La prima ad affondare, motivata oltremodo da una Curva Sud in grado di far rivivere antiche emozioni, è la Reggina. Nel giro di sessanta secondi, gli amaranto colpiscono per due volte, ripetendo sostanzialmente quanto fatto quattordici giorni fa contro la Virtus Francavilla. Al minuto numero dieci a gonfiare la rete di Gomis è Andrea Bianchimano, sfruttando un bel lancio dalle retrovie di Giorgio Gianola e vincendo il duello corpo a corpo con Carillo. A raddoppiare, poco dopo, ci pensa Claudio Coralli che realizza il suo tredicesimo gol in campionato trafiggendo il portiere colored dopo la gran discesa sulla destra di un pimpante Marco Cane.

REAZIONE PAGANESE- Sembra fatta, ma non lo è. La Paganese reagisce, legittimando con qualità il piazzamento play-off ottenuto con una giornata d’anticipo. Picone prova ad accorciare le distanze poco dopo il ventesimo minuto, ma è il palo, a Licastro battuto, a fermarlo. I padroni di casa, peraltro, al quarto d’ora, devono rinunciare alle geometrie di Stefano Botta, costretto al cambio da un problema fisico e sostituito da Domenico Mazzone. Senza l’esperto centrocampista, la Reggina sbanda e gli azzurro stellati segnano due volte a cavallo della mezz’ora.

Cucinotti, Kosnic e Gianola non sono irreprensibili, al pari di Licastro, e permettono al classe 95’ Caruso di realizzare la personale doppietta, rimettendo la sfida in discussione. Prima sfruttando una dormita generale su un calcio piazzato dalla sinistra, poi approfittando di un pallone vagante, non bloccato dal numero 12, nell’area piccola. Al duplice fischio, dunque, le squadre rientrano negli spogliatoi con il parziale fermo sulla parità.

PARTITA GRADEVOLE – Pur non mantenendo gli altissimi standard qualitativi offerti nei primi quarantacinque minuti, anche nella ripresa la gara si mantiene gradevole. Reggina e Paganese, come ampiamente detto in precedenza, non hanno problemi di classifica ma la ferrea volontà di chiudere la regular season con un risultato positivo. In verità, sono i ragazzi di Grassadonia a cercare la porta avversaria con maggior convinzione, senza però riuscire a rendersi veramente pericolosi.

Reginaldo e soci, comunque, si mostrano estremamente cinici, completando la rimonta al minuto numero 70: Zerbo scappa via alla retroguardia di casa e anticipa in drop Licastro in uscita, portando avanti i suoi e gelando il Granillo. La Reggina non ci sta, in ogni caso, a salutare i propri tifosi con una sconfitta e reagisce in maniera immediata, mandando in porta Maesano. Il terzino amaranto, di fronte a Gomis, non sbaglia e sigla la sua prima rete fra i professionisti. Nota a margine: il classe 96’ è il quindicesimo marcatore stagionale della Reggina, a testimonianza come il gruppo guidato da Karel Zeman abbia fatto della compattezza l’arma vincente fondamentale per il raggiungimento del risultato.

EPILOGO DOLCISSIMO – Ma, probabilmente, un pareggio non sarebbe stato sufficiente a coronare una giornata da ricordare per Reggio e la Reggina. E cosi, a cinque minuti dalla fine della sfida, è Tripicchio, subentrato a Coralli, a sfruttare uno svarione dell’estremo difensore Gomis e a firmare il definitivo 4-3. Tripudio sugli spalti, squadra e tifoseria festeggiano un risultato che, metaforicamente, descrive l’andamento di una stagione sicuramente ricca di difficoltà, ma che ha visto i colori amaranto trionfare. Ancora una volta, ancora al Granillo. Come per magia.

(fonte Reggionelpallone.it)

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