Mar. Lug 16th, 2024

CATANZARO-CASERTANA 2-0

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Successo che tiene in piedi ancora per 90′ le speranze dei calabresi di salvarsi evitando i playout. Il Catanzaro non demorde e al “Ceravolo” batte la Casertana ormai certa dei playoff. La partita viene decisa dal difensore Zanini che mostra sempre più il suo vizio del goal. Dal primo minuto il portiere scuola Roma Svedkauskas, confermata la coppia d’attacco con Giovinco e Sarao. 

CRONACA – L’incontro non parte con il piede sull’acceleratore anche se la squadra di casa si rende più pericolosa rispetto agli ospiti. Maita al 15′ prova ad accentrarsi ma viene steso e l’arbitro fischia un calcio di punizione che non viene sfruttato al meglio. Al minuto 21 il Catanzaro passa in vantaggio. Giovinco serve nel mezzo il compagno Zanini che fa fuori due avversari e fa centro. Dopo 180 secondi il difensore giallorosso si ripete. Sarao effettua un passaggio arretrato con il difensore che non ci pensa due volte e calcia: destro potente e sfera alle spalle di Ginestra. Ciotola al 35′ prova a smarcarsi dai difensori Prestia e Sirri ma Svedkauskas comprende il tutto ed esce con tempestività. Il portiere si ripete al minuto 43 sempre su Ciotola respingendo una conclusione del calciatore ospite.

Durante la ripresa, al minuto 12, Imperiale ha la possibilità del 3-0 ma la sciupa a causa del controllo difettoso della sfera. I padroni di casa controllano la partita evitando problemi in ottica offensiva di marca campana. Al 31′ Prestia ci prova con il piede sinistro: palla alta sopra la traversa di Ginestra. Sul finale del match Icardi serve Zanini ma l’assist è troppo lungo per il difensore autore quest’oggi di una doppietta. Nel recupero anche Gomez va vicino alla rete. Una vittoria che tiene ancora a galla il Catanzaro. Il Monopoli dista tre lunghezze  quando alla fine del torneo manca soltanto 90 minuti.

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TARANTO-VIBONESE 1-2

Perde ancora una volta il Taranto, e sono sei consecutive, e dice definitivamente addio al la Lega Pro. La Vibonese non ha demeritato andando sul doppio vantaggio già nel primo tempo. La ripresa è stata giocata a ritmi blandi con il Taranto che ha trovato il gol della bandiera nel minuto di recupero.

PRIMO TEMPO – L’inizio di gara del Taranto sembra confortante ma il rasoterra di Magnaghi che si spegne sul fondo, al 3′, fa tornare i pochissimi presenti con i piedi per terra. La risposta della Vibonese non si lascia attendere a, un minuto dopo, De Toni deve intervenire sulla debole conclusione ravvicinata di Luigi Viola. I calabresi sono più manovrieri e meglio messi in campo e all’8′ vanno vicini al gol: Legras semina il panico sulla destra e mette sul palo opposto dove c’è Sowe, il quale viene anticipato da Benedetti che colpisce un palo clamoroso, sfiorando l’autorete. All’11 arriva il gol del vantaggio ospite. La difesa di casa interviene prima su Sowe e poi su Yabre. L’arbitro, a due passi, punisce l’intervento di Magri assegnando il penalty che Sowe realizza, spiazzando il portiere. La partita si appiattisce con il Taranto che appare rassegnato. Al 22′ i rossoblù cercano di dare una scossa alla partita con un’azione insistita sulla destra che porta Paolucci alla conlcusione acrobatica: la palla però esce sul fondo, oltre la traversa. Mister Campilongo deve rinunciare a Yabre per infortunio e manda in campo Torelli che si presenta con una conlcusione dal limite, su assist di Sowe: il pallone finisce sul fondo, senza che De Toni debba intervenire. Il gol del raddoppio arriva al 39′. La difesa di casa valuta male una situazione di fuorigioco lasciando campo libero a Bubas che controlla, dribbla De Toni e deposita in fondo al sacco. Prima dell’intervallo, il Taranto prova a rientrare in partita con Emmausso che, dal limite dell’area, si prepara alla conlcusione e tira indirizzando all’incrocio, sfiorandolo di un niente.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa i ritmi si abbassano notevolmente, con nessuna occasione degna di nota da segnalare. Al 52′ i calabresi hanno la possibilità di portarsi sul ìlo 0-3 con Sowe che riceve palla al limite, controlla, si gira e tira non con molta forza ma costringe De Toni alla deviazione in angolo. Poi più nulla. Da annotare i cambi di Ciullo che decide di puntare su Sampietro, Viola e Lo Sicco rispettivamente per Benedetti, Potenza e Paolucci. La Vibonese amministra senza particoari pericoli e Campilongo ne approfitta per far riposare Bubas e Luigi Viola per Saraniti e Favasuli. Nel minuto di recupero, Alessio Viola sigla il gol della bandiera capitalizzando al meglio il cross di Emmausso.

Finisce tra la contestazione dei pochi intimi dello ‘Iacovone‘ che invitano i giocatori a lasciare la città. Un campionato è stato buttato al vento da parte dei rossoblù, con una salvezza ampiamente alla portata ma poi sacrificata per motivi da analizzare nel dettaglio, a bocce ferme. Domenica si scriverà l’ultimo capitolo di un brutto libro calcistico, in quel di Castellammare di Stabia.

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Fidelis Andria-Reggina 1-1

Fidelis Andria (3-4-3): Cilli; Colella, Aya, Allegrini; Tartaglia, Piccinni, Curcio, Bottalico (30′ st Minicucci); Croce, Cruz (40′ st Berardino), Cianci (25′ st Volpicelli). A disp.: Lullo, Pop, Rada, Fall, Ippedico, Vasco, Tito, Annoni. Allenatore: Favarin

Reggina (3-5-2): Sala; Gianola, De Vito, Kosnic, Cane, Bangu (23′ st Knudsen), Botta, De Francesco, Maesano; Leonetti, Bianchimano. A disp.: Licastro, Porcino, Carpentieri, Coralli, Tripicchio, Lo, Cucinotti, Romanò, Mazzone, Tommasone. All.: Zeman

ARBITRO: Perotti di Legnano (Pepe-Manzolillo)

MARCATORI: 44′ st Berardino (F, rig), 47′ st Kosnic (R, rig).

ANDRIA – Il pareggio conquistato allo stadio Degli Ulivi di Andria consente alla Reggina di racimolare quel punto che mancava per festeggiare la salvezza con una giornata di anticipo. Ma l’impresa era sul punto di sfumare proprio nei minuti conclusivi del match, quando per effetto di un fallo di De Vito su Croce, la Fidelis passava in vantaggio dal dischetto con Berardino. Subito dopo però, a tempo scaduto, Kosnic ristabiliva la parità sempre dagli undici metri, trasformando un rigore concesso per fallo di Aya su Bianchimano. Match vivace nel primo tempo. Dopo quattro minuti Bottalico scalda i pugni del portiere Sala bravo nella respinta. Fidelis ancora pericolosa con una iniziativa di Cruz che si libera di Gianola ma poi conclude sull’esterno della rete. Poco dopo il quarto d’ora i padroni di casa sfiorano ancora il vantaggio. Tartaglia va in fuga sulla destra, pallone in area dove Curcio ruba il tempo a Cane, ma il suo tiro colpisce in pieno il montante. La Reggina fatica a mettere il naso fuori dalla propria metà campo ma al 27’ riesce a costruire una chance per sbloccare la partita: Bangu imbecca Bianchimano, l’attaccante prova a sorprendere Cilli da posizione decentrata ma il portiere si salva in angolo. Al tramonto del primo tempo ancora Sala ci mette una pezza smanacciando in corner su diagonale di Curcio. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Colella impatta di testa, mettendo alto. Nel secondo tempo Reggina più intraprendente ma sciupona negli ultimi sedici metri. Intanto gli amaranto mantengono l’attenzione sulle notizie provenienti dagli altri campi. La sconfitta casalinga dell’Akragas consente alla formazione di Zeman di accontentarsi del pari. Risultato che sembra sfumare a pochi minuti dal termine, e poi recuperato di rigore da Kosnic che mette il sigilli sull’1-1.

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MESSINA – COSENZA 2-1

MESSINA (3-5-1-1): Berardi 6; Bruno 6 Maccarone 6 De Vito 6; Grifoni 6 Da Silva 6 (39′ st Madonia sv) Musacci 6 Capua 6,5 Sanseverino 6; Milinkovic 6,5 (29′ st Foresta sv); Anastasi 6. In panchina: Russo, Ansalone, Bencivenga, Faiello, Marseglia, Akrapovic, Bossa, Ciccone, Plasmati, Ventola. Allenatore: Lucarelli 6

COSENZA (3-4-3): Perina 5,5 (1′ st Saracco 6); Blondett 5 (1′ st Letizia 6) Tedeschi 5 Pinna 6; D’Anna 6 Calamai 6 Capece 5,5 (35′ st Caccetta sv) D’Orazio 6; Statella 5,5 Mendicino 6 Cavallaro 5,5. In panchina:, Bilotta, Corsi, Madrigali, Meroni, Criaco, Ranieri, Tribulato. Allenatore: De Angelis 5,5

ARBITRO: Boggi di Salerno 6

MARCATORI: 7′ pt Milinkovic (M), 29′ pt Capua (M), 45′ pt Mendicino (C)

NOTE: spettatori 5mila di cui una cinquantina ospiti. Ammoniti: D’Anna (C). Angoli: 7-3 per il Cosenza. Recupero: 1′ pt, 2′ st

MESSINA – In terra siciliana il Cosenza non riesce ad imporsi consegnando al Messina tre punti fondamentali per la pratica salvezza. Accade tutto nei primi 45 minuti. A Milinkovic e Capua risponde la rete di Mendicino. (Foto pagina facebook del Messina)

Novità di formazione in casa silana nel match del “Franco Scoglio”. Difesa a 3 di De Angelis con Blondett e Pinna ai lati e Tedeschi al centro: Corsi in panchina. Dal primo minuto Capece e Cavallaro che prendono il posto di Ranieri e Letizia. I locali si propongono con un 3-5-1-1 con Milinkovic alle spalle di Anastasi.

CRONACA – Musacci al 5′ prova a servire con un colpo in profondità il compagno Anastasi: Perina esce e fa sua la sfera. Errore difensivo di Blondett al 7′ con Milinkovic che fa fuori anche Tedeschi e porta in vantaggio la formazione siciliana. Azione personale di Calamai al minuto 14 con un tiro dai 25 metri che termina al lato della porta di Berardi. Il Cosenza prova a riprendere l’incontro con un prolungato possesso della sfera e l’utilizzo della fascia destra con il duo D’Anna-Statella. Occasione del Messina con Da Silva che al 26′ sciupa un contropiede non inquadrando lo specchio della porta avversaria.

Dopo 120 secondi D’Orazio tenta la conclusione dalla destra con un bolide sul quale Berardi si oppone. Al 29′ il Messina raddoppia grazie al gioco di prestigio di Milinkovic che serve nel mezzo Capua. Per il centrocampista dei siciliani tiro centrale e 2-0 giallorosso. Tris sfiorato per il Messina con Anastasi che supera in velocità Pinna ma non riesce ad avere la meglio su Perina. Il Cosenza accorcia le distanze con Mendicino al 45′. Tiro-cross di Cavallaro che colpisce il legno: sulla respinta l’attaccante rossoblù si fionda e segna il 2-1. Dopo i sessanta secondi di recupero le squadre si recano negli spogliatoi.

Doppio cambio in casa Cosenza all’inizio della ripresa. Escono Perina e Blondett ed entrano Saracco e Letizia. Mister De Angelis arretra D’Anna in difesa rimanendo offensivamente pericoloso con l’altro ingresso del furetto ex Foggia. Musacci al 7′ prova il tiro ma non inquadra lo specchio della porta di Saracco. Al minuto 14 Anastasi fallisce il colpo del 3-1 con il portiere rossoblù abile nel deviare in angolo. I silani provano a chiudere gli avversari nella propria metà campo cercando il pareggio.

Letizia al 22′ fa tremare la difesa avversaria provando il colpo in rovesciata: Berardi blocca centralmente. Lucarelli al minuto 29 potenzia il centrocampo con l’ingresso di Foresta al posto di Milinkovic. Al 35′ ultimo cambio per il Cosenza: entra Caccetta ed esce Capece. Calamai manda alle stelle una conclusione quando l’orologio segna il minuto 37′. Anche il Messina cambia inserendo la carta Madonia che fa posto sul rettangolo di gioco a Da Silva. Assalto del Cosenza in ottica offensiva con il Messina che cerca di coprirsi con tutti gli effettivi dietro la linea della sfera. Boggi di Salerno assegna 2 minuti di recupero durante i quali non accade più nulla. Punti salvezza fondamentali per i siciliani mentre i calabresi incappano nell’ennesima prestazione altalenante.

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