Ven. Nov 22nd, 2024

E sono tre. La Reggina incassa contro il Siracusa la terza sconfitta consecutiva e piomba in un’ormai innegabile crisi di risultati e di prestazioni che suona come e più di un campanello d’allarme per il futuro.

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Dopo i sei gol subiti con il Matera, l’opaca prova  di Vibo  è il momento di mettere in archivio una pesantissima caduta che mette in rilievo tutti i difetti di una squadra che ha smarrito la sua identità e adesso si sente probabilmente spogliata di tutte le certezze che aveva acquisito.

Tant’è che basta trovarsi di fronte una squadra di mestieranti come il Siracusa, tra le meno forti del torneo e non certo in un momento di grazia, e  vedere davanti montagne apparentemente impossibili da scalare per una Reggina che non ha praticamente mai tirato in porta.

Non c’è niente da salvare nella squadra amaranto esibitasi nella serata del Granillo: vulnerabile in difesa, senza idee a centrocampo ed evanescente in fase offensiva.

Difficile accampare scuse di qualsivoglia tipo.  Ed è il momento di guardare in faccia la realtà e capire dove risiedono i problemi che hanno portato al mutamento di prestazioni, al di là dei limiti strutturali che cominciano ad emergere in maniera ineluttabile dopo essere stati mascherati da un lungo in periodo in cui la condizione fisica era migliore di quella di tutti gli avversari.

A non convincere è anche qualche scelta iniziale da parte di Zeman.

Necessità di avere un uomo rapido in copertura su Catania o scelta di dare imprevedibilità all’attacco con Bangu sull’esterno mancino?  Un motivo non esclude l’altro, ma quel che è certo è che il tecnico , contro il Siracusa, conferma il suo modulo ma cambia la posizione degli interpreti con Porcino arretrato in difesa, Possenti escluso e Romanò chiamato a sostituire l’infortunato a Botta.

In una gara delicatissima la Reggina offre una prestazione ampiamente insufficiente nella prima frazione.  Lenta ed impacciata la manovra amaranto, puntualmente rintuzzata dall’arroccatissimo assetto difensivo dei siciliani.

Davanti c’è un avversario che non mette certo in scena un capolavoro tattico. Spesso spaccati in due gli uomini di Sottil affidano tutte le loro speranze offensive alla sola rapidità degli attaccanti, ma è quanto basta per trovare il vantaggio.

Al 23′  Catania se ne va sulla destra e mette in mezzo un pallone su cui la retroguardia poteva fare decisamente meglio, la palla giunge a Longoni che firma l’1-0.

E la Reggina? Viene fuori alla distanza, ma in maniera troppo timida per impensierire in maniera seria gli avversari.

Ci si aspetta una formazione arrembante nella ripresa, ma dal tunnel degli spogliatoi viene fuori un Siracusa più convinto e abile nel controllare la partita.

Gli aretusei, con personalità, tengono il pallone , si difendono bene e, quando serve, mettono in pratica un sempre utile ostruzionismo con perdite di tempo finalizzate  a togliere ritmo all’avversario. Il quarantenne Baiocco in campo è un “professore”  e detta ritmi e tempi per i suoi.,

Impalpabile la Reggina in avanti. Zeman capisce che qualcosa non va e sostituisce Oggiano con Bianchimano.  La squadra cambia modulo e dal dogmatico 4-3-3 passa ad un 4-3-1-2 dove Bangu agisce tra le linee e la spinta sugli esterni è affidata ai terzini.

Tra il 67′ e il 69′ però si concretizzadefinitivamente  il disastro amaranto.   Valente sfrutta un altro colossale errore di reparto della difesa amaranto per ricevere un filtrante e portare a due i gol di distanza tra le squadre.

Poi l’arbitro De Angeli di Abbiate Grasso espelle Gianola per un fallo a centrocampo.

La partita, di fatto, finisce lì e nel finale Sala evita il tris su Dezai e Sini.

Nel finale la Reggina va sotto la curva e riceve un chiaro messaggio. Ecco il video:

REGGINA – SIRACUSA 0-2
Marcatori: 23’ Longoni, 67’ Valente

REGGINA: Sala, Gianola, De Francesco (86’ Tommasone), Knudsen, Coralli, Oggiano (61’ Bianchimano), Kosnic, Porcino, Cane, Bangu, Romanò (69’ Cucinotti) All. Zeman
SIRACUSA: Santurro, Dentice, Baiocco, Turati, Longoni (55’ Valente), Giordano, Catania (88’ Cassini), Spinelli, Talamo (60’ Dezai), Palermo, Pirrello All. Sottil
Arbitro: De Angeli di Abbiategrasso – Assistenti: Biava di Vercelli, Rossi di Novara
Ammoniti: Dentice, Spinelli, Knudsen,
Recupero: 1’pt, 5’st
Note: 68’ Espulso Gianola

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