Mar. Lug 16th, 2024

D‘accordo, questa non è Zemanlandia, ma questa Reggina piace e, soprattutto  vince.  Vince anche contro avversari che hanno un organico di gran lunga più esperto, quotato e costoso.

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Lo fa correndo fino al 96′, perchè questa è una squadra che non molla mai e difficilmente delude i tifosi.  I risultati sono solo una conseguenza dell’incredibile identità creatasi tra la squadra, tifosi e maglia.

Gli amaranto soffrono per un tempo il maggiore tasso tecnico degli avversari, incassando come il migliore dei pugili ma senza mai andare al tappeto, denotando anche una grande capacità di leggere le partite.

Gli uomini di Zeman escono alla distanza, piazzano la zampata decisiva nel momento opportuno e riescono a piegare  meritatamente di un avversario come la Juve Stabia quasi fosse un pari grado e la Juve Stabia non è una diretta concorrente, ma una squadra costruita per stare nelle zone altissime della classifica.

Bastano, infatti,  pochi minuti per capire che i campani , tra quelli affrontati fino ad ora dagli amaranto, sono la squadra che gioca meglio a calcio.

Il 4-3-3 dell’ex di turno Fontana (centrocampista sullo Stretto oltre quattro lustri fa) è un’orchestra che suona in maniera quasi perfetta.  La Reggina, nella prima frazione, la palla la vede assai meno del solito ed è una notizia per una squadra, quella di casa, che era riuscita a imporre il proprio gioco anche a Lecce.

Ad onor del merito di Karel Zeman negli ospiti sembra proprio di rivedere proprio la miglior Reggina ammirata in questa stagione, la differenza è che le vespe possono contare su interpreti di qualità assoluta che spiegano in maniera esauriente come si possano fare cinque vittorie ed un pareggio nelle prime sette partite.

A lungo, però, la migliore occasione del primo tempo sarà di marca amaranto: Botta pesca De Francesco tra le linee che innesca Oggiano, la punta sarda appare lanciato a rete con il primo palo lasciato sguarnito dal portiere Russo ma si allunga troppo la palla e l’opportunità svanisce tra i mugugni del Granillo.

Gli ospiti fanno girare la sfera in maniera fluida la palla nel tentativo di innescare le catene degli esterni d’attacco e difesa con una particolare preferenza per quella di sinistra.

La Reggina si difende bassa e con un pressing meno efficace del solito e, a dire la verità, non rischia più di tanto. Uno svarione porta Ripa ad un tiro troppo largo da posizione favorevole, po i pericoli arrivano prevalentemente su  punizioni battute da Liviero e neutralizzate, non senza problemi, da Sala.

La morsa campana nella ripresa pare allentarsi: De Francesco (sempre lui) sfonda a sinistra e crossa al centro, Coralli fa passare il pallone ostacolando regolarmente il difensore  che arriva a Oggiano la cui violenta conclusione trova la fortuita e miracolosa deviazione del portiere con la mano diversa da quella scelta per l’intervento.

Di fatto però è il preludio al gol: è il 59′  De Francesco (quasi una tassa, ma per gli avversari) innesca Coralli che, da grande giocatore, serve il grande inserimento di Bangu che fa secco il portiere Russo. Esplodono gli oltre quattromila spettatori pesenti al Granillo.

La partita diventa vibrante. La Juve Stabia sposta in avanti il baricentro e lascia alla Reggina più spazio per le ripartenze.

La Juve Stabia prova a mettere in campo tutta la propulsione offensiva dalla panchina con gli ingressi di Del Sante e Marotta per uno spregiudicatissimo 4-2-4.

Zeman, invece, si limita ad inserire forze fresche con Carpentieri e Knudsen al posto di Oggiano e Bangu.

Gli assalti campani sbattono sull’attenta difesa amaranto dove è preziosissimo il contributo di Botta che scala in mezzo ai centrali Kosnic e Gianola.

Non bastano neanche sei minuti di recupero alla Juve Stabia per dar far stadio ad una squadra  che, nel finale, appare solida come cemento armato.

 

REGGINA – JUVE STABIA 1-0

Marcatori: 59’ Bangu

 

REGGINA: Sala, Gianola, De Francesco, Coralli (92’ De Bode), Oggiano (70’ Carpentieri), Botta, Kosnic, Porcino, Cane, Bangu (80’ Knudsen), Possenti All. Zeman
JUVE STABIA: Russo, Cancellotti, Liviero, Capodaglio (80’ Del Sante), Atanasov, Kanoute (70’ Marotta), Morero, Izzillo (93’ Sandomenico), Lisi, Mastalli, Ripa All. Fontana
Ammoniti: Atanasov, Possenti, Lisi, Coralli, Del Sante, Liviero,
Recupero: 0’pt, 6’st

Print Friendly, PDF & Email

Di