Mar. Lug 16th, 2024

Aquile rimontate dopo il gol iniziale di Sarao. Pareggio nelle fasi finali del match

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MONOPOLI CATANZARO 2-2 

Marcatori: 3′ pt Sarao 10′ pt Montini 15’st D’Auria 42’st Basrak

MONOPOLI: Mirarco; Ricucci, Ferrara, Esposito, Pinto; Nicolini, Viola;  Sounas, Gatto (27’st Mercadante), Montini (32’pt D’Auria), Genchi (36’st De Vito). A disposizione: Pellegrino, Cassano, Bei, Mavretic, Franco, Mouzakatis, Forbes, Padalino All. Zanin

CATANZARO: Grandi; Esposito, Di Bari, Prestia, Patti (29’st Pasqualoni); Icardi, Carcione, Baccolo Giovinco (17’st Maita), Cunzi; Sarao (1’st Basrak).  A disposizione Leone, Tavares, Bensaja, De Lucia, Roselli, Van Ransbeeck, Imperiale: All. Zavettieri

Arbitro: Zingarelli da Siena assistenti: Vingo-Severino

Note: Spettatori 1936 (52 supporter del Catanzaro) Espulso D’Auria per doppia ammonizione Ammoniti Genchi, D’Auria, Di Bari, Cunzi, Baccolo Recupero 2′ 5′

 

Per un tabù che si sfata (quello delle reti in trasferta) un altro che resta inalterato (quello delle vittorie lontano dal “Ceravolo”): passate in vantaggio per prime, le aquile di Zavettieri non riescono nell’impresa di centrare il primo successo esterno stagionale facendosi rimontare e poi sorpassare dai padroni di casa. Il gol del pareggio arriva nel finale, scacciando il fantasma di una sconfitta che avrebbe spinto i giallorossi ancor più giù nei bassifondi della classifica. Aquile in campo con lo stesso modulo pronosticato alla vigilia ma con la sola sorpresa Sarao al posto del portoghese Tavares in avanti; tradizionale 4-3-3 invece per gli uomini di Zanin, con Ricucci al posto di Bei in difesa e Sounas che vince il ballottaggio con Franco a centrocampo. Passano due minuti e i giallorossi sono già in vantaggio: lancio di Di Bari da centrocampo, Pinto si fa beffare da Sarao che gli porta via un pallone pressoché innocuo sui pressi della linea di fondo, si gira verso la porta dei padroni di casa e beffa Mirarco con un tunnel. All’avvio sprint degli ospiti fa seguito però l’immediata risposta dei padroni di casa che impiegano solo sette minuti per riportare il risultato in parità: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Nicolini, Montini sfrutta a dovere una palla non allontanata dalla difesa e a due passi dalla linea di porta infila senza problemi facendo esplodere la curva biancoverde.

Troppo statica ed immobile la linea difensiva delle aquile con Prestia e Grandi non particolarmente brillanti nel leggere la traiettoria e nello spazzare. I due gol accendono la gara per qualche minuto con azioni tambureggianti ma imprecise sia da una parte che dall’altra. Al trentesimo gioco fermo per Montini, obbligato a lasciare il terreno di gioco a causa di un colpo rimediato alla caviglia destra: al suo posto Zanin inserisce il ventenne napoletano D’Auria mantenendo invariato il modulo di gioco dei suoi. Il passare dei minuti vede però le aquile aumentare sensibilmente la pressione ed attaccare con costanza gli spazi: la mira nella conclusione è comunque imprecisa e le occasioni create vengono quasi sempre sprecate.

Azione dubbia al 38’ con Giovinco fermato con le cattive in area di rigore da un distratto Pinto: l’arbitro fa segno di aver visto il contatto ma non giudica l’aggancio irregolare graziando il monopolitano. Ripresa che inizia con il primo cambio operato in gara da Zavettieri: fuori l’autore del gol Sarao, che aveva terminato zoppicante la prima frazione di gioco, dentro il serbo Basrak, per la prima volta nella mischia a gara ancora aperta.

Al cinquantasettesimo buona azione ospite con Cunzi che da fuori area centra in pieno il palo alla sinistra del portiere biancoverde con un pregevole tiro a giro. L’occasione scuote i padroni di casa, fino a quel momento schiacciati dalle aquile nella propria metà campo: sfruttando una dormita generale della retroguardia giallorosa, Genchi si avventa su un pallone vagante sulla linea di fondo, cross morbido al centro ed incornata vincente di D’Auria che brucia Di Bari ed insacca per il sorpasso. Zavettieri intuisce la difficoltà dei suoi ed inserisce Maita al posto di Giovinco spostando Baccolo sulla trequarti; la contromossa del tecnico pugliese non si fa attendere: fuori la punta Gatto, dentro il terzino Mercadante, più abile in fase di copertura che in quella di offesa.

Qualche minuto dopo l’attenzione si sposta sugli spalti della Curva di casa con l’intervento dello staff sanitario per un malore occorso ad un supporter locale. In campo, intanto succede poco: Genchi è costretto a fermarsi per uno strappo (entra De Vito) e il Catanzaro continua confusamente ad affacciarsi in avanti. Cunzi rimedia il giallo che gli farà saltare la prossima gara contro la Juve Stabia ma quando tutto sembrava mettersi male, ecco la svolta: punizione dalla trequarti di Carcione che pesca Basrak sul secondo palo; il serbo si libera dalla marcatura ed insacca alle spalle di Mirarco. E’ l’ottantottesimo e le aquile agguantano il 2-2. Nel finale, spazio anche per un’espulsione con D’Auria che rimedia il secondo giallo per simulazione e viene spedito qualche secondo prima degli altri sotto la doccia. Finisce così al “Veneziani” con le aquile salve ad un passo dal baratro.

(fonte CatanzaroInforma)

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