Lunedì l’incontro tra Regione, Anas e sindaci. Versace: «Città metropolitana non invitata al tavolo». Presentate due proposte studiate dai tecnici
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«La Limina non si chiuderà se non ci saranno soluzioni alternative valide all’isolamento dei territori». Lo ha ribadito con forza il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace questa mattina a Gioiosa Ionica in occasione del consiglio metropolitano aperto convocato per discutere della chiusura della strada “Jonio-Tirreno” per lavori all’interno della galleria della Limina e a cui hanno partecipato numerosi sindaci, rappresentanti istituzionali, di categoria, associazioni, cittadini.
Il destino della Locride – che teme 20 mesi di isolamento a partire da gennaio 2024 – è appeso da settimane a un filo, così come quello dei territori della Piana. I sindaci sperano di conoscere maggiori dettagli il prossimo 18 settembre a una riunione convocata in Cittadella nel pomeriggio.
Il Consiglio metropolitano aperto a Gioiosa Ionica
Le proposte della Città metropolitana
La Città metropolitana, così come molti primi cittadini, ha rispedito al mittente la proposta di utilizzare come alternativa la Sp5, non considerata una strada idonea su cui dirottare il traffico che transita ogni giorno sulla “Jonio-Tirreno”: «Non ci interessano strade di montagna che non ci permettano in sicurezza di far viaggiare i nostri concittadini e coloro che hanno delle attività commerciali con ricadute importanti sul territorio. Ci sono poi problemi di carattere sanitario». «Non è il tempo delle polemiche, ma delle proposte concrete», è stato rimarcato da Versace, che ha presentato le due proposte studiate dai tecnici e illustrate dall’ingegnere Lorenzo Benestare, dirigente del settore Viabilità della Città metropolitana. «Una – ha spiegato Versace – consiste in un bypass che prevedere la possibilità di superare la chiusura della Limina. Una strada alternativa prima della galleria della Limina che ci permetterà di collegare in maniera da realizzare un percorso di circa due chilometri e mezzo. L’altra alternativa invece è quello che avete un po’ anche ascoltato dall’autorevole voce del professore Aurelio Misiti, e cioè quella di pensare di realizzare questi interventi direttamente in fabbrica per poi riportarli dentro la galleria. Un cantiere industriale che permetterebbe la non chiusura per un tempo molto importante come quello che fino ad oggi è paventato e quindi ridurre al minimo quelle che sono le giornate di chiusura».
Lunedì il confronto con la Regione
Al tavolo di lunedì sera, ora come ora, non è prevista la presenza della Città metropolitana. «Apprendo in questi momenti che è stata convocata una riunione, la Città metropolitana ad oggi non è stata invitata a questo tavolo», ha detto Versace rispondendo ai giornalisti: «Sono contento che il presidente Occhiuto abbia iniziato questa sua interlocuzione con i sindaci delle aree della Città metropolitana, però non mi sembra che a questo tavolo ci sia la presenza della Città metropolitana». «È fondamentale – ha detto Vincenzo Maesano, presidente dell’Assemblea dei sindaci della Locride – avere l’attenzione di tutte le istituzioni. Miriamo a trovare delle soluzioni valide per la chiusura della Jonio-Tirreno e per salvaguardare le esigenze della Locride e della Piana, visto che stiamo lavorando in sinergia per tutelare i nostri concittadini. Riteniamo questa chiusura di 20 mesi una chiusura assurda, dobbiamo comprenderne le ragioni, i presupposti, vedere il progetto e capire se ci sono valide alternative che possono essere effettuate in maniera più breve, e quindi salvaguardare il tessuto socio economico e culturale dei nostri territori».