Mer. Lug 17th, 2024

Studio in Bangladesh rilanciato su rubrica dell’Ordine di Medici

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di Raffaella Silvestro

   

Le mascherine di stoffa non sono in grado di

proteggere dal contagio da Sars-Cov-2. A fugare gli

ultimi dubbi è una nuova scheda della rubrica

Dottoremaeveroche.it, pubblicata dalla Federazione degli Ordini

dei Medici (Fnomceo) che utilizza i risultati, anticipati come

preprint, di uno dei primi studi randomizzati condotti

sull’efficacia dei dispositivi di protezione individuale.

Lo studio è stato condotto in 600 villaggi del Bangladesh da

ricercatori di Università di Yale, Johns Hopkins e Stanford. A

una parte dei 340.000 cittadini coinvolti è stata data una

mascherina chirurgica che poteva essere lavata e riutilizzata,

agli altri una mascherina di stoffa di alta qualità a tre

strati. Tuttavia, non sono state scelte casualmente le singole

persone che avrebbero dovuto indossare un tipo di maschera o

l’altra, ma le diverse protezioni sono state assegnate a tutti

gli abitanti di diversi villaggi, in modo casuale.

Le mascherine in tessuto non hanno dato alcun vantaggio

rispetto al braccio di controllo che non prevedeva alcun

intervento. Invece, le chirurgiche hanno mostrato un beneficio

modesto: indossarle sembra possa ridurre il contagio dell’11,2%.

Lo studio, di cui si attende la pubblicazione su rivista,

conclude la rubrica della Fnomceo, “è importante perché dimostra

la fattibilità di studi randomizzati controllati anche per

valutare la reale efficacia dei diversi dispositivi di

protezione individuale”. Fino a oggi le evidenze in materia,

infatti, “derivavano da studi condotti in laboratorio e su pochi

individui, quindi soggetti a vizi metodologici”.

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