Mer. Lug 3rd, 2024

Le rappresentanti della Uil Calabria condannano le parole offensive di Feltri, sottolineando la necessità di una rivoluzione culturale e di una maggiore valorizzazione delle lavoratrici del Sud Italia.

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Catanzaro – Le recenti dichiarazioni di Vittorio Feltri, giudicate sprezzanti e offensive, hanno sollevato un’ondata di indignazione, in particolare tra le lavoratrici del Sud Italia. La segretaria generale della Uil Calabria, Mariaelena Senese, e Anna Comi, responsabile del coordinamento per le Pari Opportunità della stessa organizzazione, hanno risposto con un duro comunicato, sottolineando l’urgenza di una rivoluzione culturale per abbattere gli stereotipi di genere.

“Ancora una volta vengono scaricati stereotipi di genere che infangano le lavoratrici da Catanzaro a Bergamo”, esordisce il comunicato. “Le parole di Feltri sono vergognose e inaccettabili, offensive non solo verso Catanzaro e il Sud, ma soprattutto verso le donne, che con sacrificio e dignità fanno un lavoro faticoso e meritevole di rispetto”.

Le rappresentanti della Uil Calabria non si limitano a condannare le affermazioni di Feltri, ma evidenziano anche le difficoltà peculiari di vivere e lavorare nel Sud Italia. “Feltri evidentemente non sa, o finge di non sapere, che da noi è tutto più difficile. Per vivere al Sud dobbiamo essere resilienti e coraggiosi, non abbiamo certo la fortuna di stare dietro a una scrivania oziosa”.

Il comunicato prosegue con un’accusa diretta: “È facile per chi non conosce le nostre realtà ridicolizzare e sminuire chi si guadagna da vivere con grandi sacrifici. La storia la scrive chi suda, chi fatica, chi si sporca le mani di lavoro e, dunque, la scrive sulla propria pelle e non su quella degli altri”.

Le parole delle due rappresentanti non sono solo un atto di accusa, ma anche un appello all’unità e alla solidarietà nazionale. “Davanti a queste dichiarazioni vergognose, il monito dell’unità d’Italia diventa ancora più forte. Dobbiamo lavorare tutti insieme per superare le divisioni e costruire un’Italia che valorizzi tutte le sue parti, riconoscendo le potenzialità di ogni regione”.

L’obiettivo finale, ribadito con forza, è quello di aspirare a una società più equa, giusta e rispettosa di tutti: “Solo così potremo aspirare a una società che rispetti e valorizzi il lavoro di tutti, senza discriminazioni di genere o di provenienza geografica”.

La risposta della Uil Calabria alle dichiarazioni di Feltri è un chiaro segnale della determinazione delle lavoratrici del Sud a non accettare più passivamente gli stereotipi e le offese. È un invito a tutta l’Italia a unirsi in una battaglia culturale per il rispetto e la dignità di ogni lavoratore, da Nord a Sud.

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