L’avvocato Pino Mammoti ha comunicato tramite social di essere indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di diffamazione nei confronti della Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e di alcuni membri della stessa, a causa di una nota pubblicata sul suo profilo Facebook il 1 luglio 2024 dal titolo “Onestà e coraggio”. Il post faceva riferimento a una fotografia scattata durante la visita della Commissione a San Luca, immortalata sotto il cartello con il nome della città di Corrado Alvaro, segnato da colpi di arma da fuoco risalenti a trent’anni fa.
Continua....
Secondo Mammoti, l’intento del suo intervento era di difendere, pur con i suoi “modesti mezzi”, la comunità di San Luca e l’intera Locride da rappresentazioni che egli considera caricaturali e distanti dalla cultura della sua terra. “Sarò la magistratura a chiarire gli aspetti deformanti del mio scritto”, afferma l’avvocato, ma esprime preoccupazione per la chiusura del campo di calcio di San Luca, luogo fondamentale di aggregazione e crescita per i giovani del paese.
Per Mammoti, il contrasto tra l’immagine della Commissione Antimafia in posa sotto un cartello che evoca ferite passate e la chiusura di uno spazio di socialità come il campo di calcio, racconta di un’indifferenza della politica nei confronti delle necessità dei più giovani e dei più deboli. Mammoti sottolinea che i ragazzi di San Luca, così come quelli dell’intera Locride, hanno bisogno di strutture sociali e sportive per crescere con le stesse opportunità dei loro coetanei altrove in Italia.
Mammoti conclude ricordando due compagni di liceo, Mimmo Pipicella e Giuseppe Nirta, che da giovani giocavano a calcio con grande talento, al livello di Baggio e Pirlo, ma che, “calcisticamente parlando, erano di San Luca, quindi il successo veniva anticipatamente negato”. Un messaggio che vuole essere un’ulteriore riflessione sull’importanza delle opportunità per i giovani e sulla necessità di un impegno concreto delle istituzioni a favore delle aree marginalizzate.