“Dal 2021 abbiamo ripreso ad assumere ed abbiamo dotato i piccoli comuni dei fondi per assumere i tecnici”
Continua....
Il 2023 è cruciale per il rilancio della pubblica amministrazione. Lo sottolinea il ministro della Pubblica amministrazio, Paolo Zangrillo, in un’intervista al Corriere della Sera. “A livello centrale abbiamo inserito 500 tecnici ed esperti. E a livello decentrato abbiamo dotato i piccoli comuni dei fondi per assumere i tecnici. Ma è vero, stiamo incontrando difficoltà, come del resto succede nel settore privato. Le persone oggi sono molto più attente a valutare le condizioni offerte e le opportunità di crescita professionale”, spiega. “Dal 2021 abbiamo ripreso ad assumere e nel 2022 sono entrate nella Pa 170mila persone, di cui 156 mila per sostituire chi è andato in pensione e il resto per aumentare l’organico – afferma Zangrillo -. Anche quest’anno e fino al 2026 abbiamo in programma una media di 150mila assunzioni l’anno. Si tratta di contratti a tempo indeterminato”.Secondo Zangrillo “non basta conoscere alla perfezione norme e procedure, bisogna fare lavoro di squadra. E qui la formazione è centrale. Per questo lanciamo la piattaforma Syllabus, una svolta. Come prevede il mio atto di indirizzo, tutte le amministrazioni dovranno prevedere minimo 3 giorni di formazione all’anno, durante l’orario di lavoro, per tutti i dipendenti pubblici su tre aree: la digitalizzazione, l’aggiornamento amministrativo, i soft skills”, evidenzia. “Ciascun dipendente sceglierà le materie di formazione e sosterrà un esame di ingresso per testare il suo livello. Riceverà quindi dalla piattaforma un programma personalizzato di formazione, con anche momenti di verifica, compresa quella finale”.