Gio. Nov 14th, 2024


Rubinetti asciutti e nessuna soluzione all’orizzonte: la rete idrica della frazione cassanese è in crisi, ma la speranza è che arrivi presto un intervento risolutivo.

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Da giorni a Lauropoli, frazione di Cassinia, manca l’acqua. E non si tratta di una carenza estiva, di quei distacchi temporanei che durano qualche ora o che si verificano solo in alcuni momenti della giornata. No, qui manca proprio in senso letterale. I rubinetti sono asciutti e, a guardare le tubazioni, sembrano più un’appendice inutile che un oggetto funzionale. Non c’è nemmeno il minimo sgorgare di acqua, quella che in altre circostanze sarebbe definita “prezioso liquido”. Girare le manopole è inutile: senza un miracolo, da quei beccucci non scenderà neanche una goccia.

Con i rubinetti deserti, non resta che sperare. Sperare che il ritorno dell’acqua non diventi un miraggio, ma una realtà tangibile. La frazione di Lauropoli, che conta più di cinquemila abitanti, attende infatti che intervengano i tecnici della Sorical, l’azienda che gestisce il servizio idrico, affiancati dalle squadre di manutenzione del Comune di Cassano per riparare le fratture sulla condotta principale che alimenta la rete idrica locale. La situazione, sebbene sotto controllo, sta creando disagi enormi per tutti, e la lunga attesa per una soluzione non fa che aumentare la frustrazione.

Immaginare l’entità dei disagi di cinquemila persone senza acqua sarebbe un esercizio arduo, ma certamente i residenti vivono un’incertezza quotidiana che dura ormai da giorni. L’acqua tornerà, è certo, ma il rischio che questa situazione si ripeta è sempre dietro l’angolo, perché la rete idrica della frazione è obsoleta e necessita di interventi urgenti e costanti. Probabilmente, la sua manutenzione è stata trascurata troppo a lungo.

Quello che ora occorre è una riflessione seria e costruttiva sullo stato della rete idrica e sulle modalità di intervento per evitarne il degrado continuo. È necessario affrontare il problema con soluzioni strutturali, non limitarsi a interventi tampone, per evitare che il disagio di Lauropoli diventi la norma piuttosto che l’eccezione.