Il 7 marzo di un anno fa veniva a mancare il geracese Ettore Scoleri, uomo mite e di grande levatura morale, che nell’amore che nutriva per la famiglia, la scuola e l’arte aveva riposto la sua ragione di vita. Sulle orme paterne, inizia sin da piccolo ad avvicinarsi all’arte, lavorando l’argilla plasma la figura dell’uomo tracciandone le sue molteplici caratteristiche, riuscendo negli anni avvenire, non solo, a sviluppare la sua passione, ma ad affermarsi nel corso del tempo, tanto da portargli numerosi successi, anche perché le sue opere sia per la lavorazione artistica che per l’espressione significativa che simboleggiano diventano un unicum in Calabria e non solo, Scoleri partecipò a numerose mostre su l’intero territorio nazionale , insignito di numerosi riconoscimenti ed apprezzamenti da numerosi storici e critici d’arte. Tutti lo ricordano per la sua ecletticità, il forte senso di appartenenza alle radici, misto all’amore sviscerato per la sua Gerace che lui stesso riuscì a valorizzare e rendere nota ed, ancora, più bella con le sue opere d’arte che facevano da coronamento agli incantevoli scenari naturali e architettonici geracesi.
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Ci sembra ancora di vederlo lì nel suo laboratorio espositivo, assorto, chino, con le mani nell’argilla, intento a creare, regalando un sorriso ad i numerosi turisti e amici che rimanendo incantanti dalla sua maestria si fermavano a visitare e ammirare le sue opere che esprimevano un chiaro e soggettivo realismo umano, catturando istantanee della vita quotidiana.
Ed è proprio per tutte queste ragioni che i soci dell’ArcheoClub d’Italia sezione di Locri, stretti in un dolce ricordo e grati per il grande contributo di valorizzazione, conoscenza e tutela che il prof. Scoleri ha conferito alla nostra terra, hanno voluto dedicare questo omaggio alla sua memoria ed alle sue figlie e nipoti che lui amò tanto sino alla morte, lasciando in loro un’eredità di fede e valori umani e morali.
Grazie Prof. Scoleri per il suo esempio di vita e di umanità che è riuscito a trasmettere in noi, e, in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla, e certi che continuerà a vivere attraverso le sue opere perché non si può vanificare un’esistenza vissuta a raccogliere ed a cercare di trasmetterci l’essenza delle cose. Chiudiamo dedicandole questa parole che siamo sicuri la raggiungeranno nella dimensione in cui ora si trova: ‘’ La morte non porta via la persona amata, rimane per sempre la sua opera che ci invita e aiuta a continuare ‘’
Nicola Monteleone – Presidente ArcheoClub d’Italia sezione di Locri