Mar. Ott 15th, 2024

In un’epoca in cui la tecnologia e i moderni mezzi di trasporto sembrano essenziali per la vita quotidiana, è difficile immaginare un tempo in cui l’asino rappresentava il principale mezzo di trasporto per molti, inclusi i bambini che andavano a scuola. Eppure, nelle zone rurali della Calabria, soprattutto nelle aree più impervie, questo era una realtà fino a non molti decenni fa.

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Un’immagine d’epoca recentemente condivisa sui social media ha riportato alla luce una tradizione affettuosamente soprannominata “l’antico scuolabus calabrese”. La fotografia mostra un uomo anziano, probabilmente un contadino, che accompagna un gruppo di bambini su un asinello. I ragazzi, seduti in grandi ceste di vimini legate ai lati dell’animale, sembrano essere in viaggio verso la scuola. Una scena che, per molti, racchiude il fascino di un tempo in cui anche i gesti più semplici erano parte integrante della vita comunitaria.

Questa modalità di trasporto, tanto pittoresca quanto pragmatica, era un segno delle difficoltà logistiche che caratterizzavano le aree interne della Calabria. I piccoli villaggi arroccati sulle colline e le montagne non avevano strade agevoli, e l’asino, con la sua robustezza e adattabilità ai terreni più accidentati, era il mezzo ideale per coprire lunghe distanze su sentieri stretti e impervi. In assenza di scuolabus motorizzati, l’asino si trasformava così nel veicolo con cui si assicurava il diritto all’istruzione.

Questa immagine non è soltanto una testimonianza del passato, ma anche un simbolo della forza e della determinazione delle comunità rurali, che, nonostante le difficoltà, si adoperavano per garantire un futuro migliore ai propri figli attraverso l’istruzione. I bambini venivano accompagnati non solo a scuola, ma lungo un percorso di crescita e apprendimento che, oggi come allora, rappresentava la speranza di un miglioramento delle condizioni di vita.

Con il passare degli anni, le infrastrutture stradali si sono migliorate e gli scuolabus hanno sostituito gli animali da soma, ma le immagini come quella dell’asino che porta i bambini a scuola restano impresse nella memoria collettiva come un’istantanea della Calabria che fu. Una Calabria dove l’ingegno e la semplicità si sposavano per superare le difficoltà, e dove anche un asino poteva diventare, per i più piccoli, il fedele compagno di viaggio verso il futuro.