«Lamezia Terme può e deve recuperare l’importanza che aveva in Calabria, scegliendo l’unico candidato locale ancorato al territorio mentre i fuggitivi Giuseppe Galati, Antonio Scalzo e Francesco Talarico stanno altrove alla disperata ricerca di un seggio». Lo afferma, in una nota, l’avvocato e docente universitario Giuseppe d’Ippolito, candidato M5s per la Camera, nel collegio uninominale di Catanzaro-Lamezia Terme. Sabato 17 febbraio, alle ore 18 presso corso Nicotera il lametino D’Ippolito parlerà nella sua città, insieme agli altri candidati 5 stelle: Dalila Nesci, Bianca Laura Granato, Silvia Vono e Paolo Parentela. «Adesso i cittadini di Lamezia – continua D’Ippolito – hanno l’occasione concreta di uscire dalla minorità e marginalità in cui l’hanno fatta sprofondare i vecchi noti, corresponsabili politici del disastro economico-sociale della città e del recente scioglimento per infiltrazioni, rispetto al quale la comunità lametina, che ne subisce gli effetti quotidiani, non ha alcuna colpa». «È arrivato il momento – rimarca D’Ippolito – di stringere un’alleanza tra le tantissime coscienze civili di Lamezia, per guardare avanti con coraggio e consapevolezza, con l’obiettivo di riacquistare la centralità e dignità che ci spettano e di fermare l’emigrazione, ad oggi ignorata nei palazzi, di giovani e famiglie. Su questo mi soffermerò nel mio intervento a Lamezia di sabato 17 febbraio, che in primo luogo sarà una dichiarazione d’affetto profondo per la mia città e i miei concittadini». «L’alternativa – conclude D’Ippolito – è tra un sistema di potere che sta cadendo a pezzi, di cui il candidato forzista Domenico Tallini è corpo e voce, e una prospettiva di riscatto fatta di partecipazione e senso della libertà».
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