Si è reinsediato stamane il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro rientrato nel possesso delle proprie funzioni dopo l’accoglimento da parte del Tar del Lazio, del ricorso contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme emesso nel 2017 per infiltrazioni mafiose.
Mascaro è giunto in mattinata nel piazzale antistante la sede del Palazzo comunale dove è stato accolto da un applauso da parte dei presenti. Smentite alcune voci che erano circolate circa le sue possibili dimissioni all’indomani del reinsediamento.
“La determinazione – ha detto Mascaro parlando con i giornalisti – è di andare avanti. Oggettivamente ci sono troppe tematiche che attendono una pronta risoluzione come, ad esempio, l’approvazione del Piano strutturale comunale”.
Per il sindaco di Lamezia Terme sono tante sono le priorità che in questo momento attendono l’attività amministrativa alla guida della città. Tra queste quelle relative al personale del Comune. “Bisogna fare in modo – ha aggiunto – che si possano sbloccare quelle limitazioni che derivano dal Piano di riequilibrio in itinere poiché pensare che Lamezia Terme possa andare avanti con il numero di dirigenti e dipendenti che ci sono attualmente, senza possibilità di fare scorrere graduatorie, di fare assunzioni e con la mannaia di quota 100 che il primo agosto cadrà su questo Comune, sarebbe una follia.
E’ chiaro – ha aggiunto – che le difficoltà vissute dai dipendenti partono anche dalle insufficienze del personale a garantire l’ordinario in un Comune quale è quello di Lamezia Terme. Lavoreremo anche su questo. Non possiamo pagare un predissesto ereditato”. |
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