Mar. Lug 16th, 2024

Sono veramente dispiaciuta ed amareggiata per quanto successo nelle riunioni dell’Assemblea dei Sindaci. Ricordo l’entusiasmo con il quale ho accolto la nascita dell’Assemblea, appena eletta sindaco, ritenendola un momento di confronto e propositivo che finalmente vedeva insieme i 42 sindaci della Locride, senza campanilismi, per iniziare a progettare una nuova politica condivisa per i territori, pur rispettando le dovute differenze.
Nei primi anni l’Assemblea aveva segnato una proposta di grande impatto culturale, i distretti culturali della Locride, nel 2008, ma non se ne fece nulla. Ritengo che i Beni Culturali non possano in assoluto risolvere i problemi socio-economici della Locride, ma possono sicuramente costituire un progetto integrativo e di sviluppo del turismo nel momento in cui si proceda, contemporaneamente, a stimolare il turismo culturale con una politica dei trasporti che, soprattutto, punti sull’alta velocità e sul trasporto aereo low cost che, in particolar modo, per quanto riguarda Reggio Calabria, ha grandi difficoltà. Qualche giorno fa su Repubblica Sergio Rizzo notava che il Museo Archeologico Nazionale ha potuto contare su 100.000 presenze, che è pari al numero dei visitatori dello Zoo di Pistoia, con tutto il rispetto.
La Regione Calabria nel 2019 ha presentato il piano per il recupero e la valorizzazione di beni culturali, con un investimento di circa 72milioni. E’ un piano che si presenta con “ una strategia” – ha dichiarato il presidente Oliverio – per evitare la polverizzazione delle risorse in interventi isolati e poco visibili. E’ un piano che include non solo le zone archeologiche, ma i beni culturali delle chiese, dei castelli, delle abbazie e le opere d’arte. Un intervento di sistema, capace di formulare un principio di organizzazione necessario per rappresentare ai cittadini calabresi un affermazione di identità si, storica, ma comunque in progress, perché l’identità regionale non è una dato acquisito una volta per sempre, ma deve dare prova di conoscere il proprio passato da riformulare, da una parte come crescita morale, spirituale e sociale per esprimere il senso di appartenenza alla storia della propria terra, dall’altra dal punto di vista socio-economico nel rispetto assoluto della conservazione dei beni.
Ognuno dei 42 paesi della Locride ha beni culturali da custodire e valorizzare. Sulla base del piano di recupero messo in atto dalla Regione, l’Assemblea dei Sindaci potrebbe ripartire da questo progetto, rimodulato e contestualizzato, per ritrovare l’unità e la voglia di andare avanti, con la consapevolezza che iniziare a raggiungere un obiettivo unitario è la base di partenza per stimolare la fiducia dei cittadini e la loro partecipazione.
La prova di una certa unità l’Assemblea l’ha data formulando la solidarietà e la vicinanza al Centro radiologico di Siderno, a cui mi associo sperando che la vicenda si possa chiudere al più presto, per l’importante servizio sanitario reso dal Centro e per la tranquillità dei lavoratori. Nella speranza che questa solidarietà precorra, nella prossima assemblea, l’elezione degli organi previsti dalla statuto, per una effettiva svolta di programma fattuale sui territori.
Maria C. Lanzetta
Italia Viva

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