Mer. Ago 7th, 2024

La ragazza, 18 anni, di Rizziconi è stata ingoiata dalle rapide il 31 maggio scorso. Verifiche su cellulari delle “guide” e luoghi della tragedia

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Perizie incrociate. Ordinate dalla Procura di Castrovillari per far luce sulla morte di Denise Galatà, la diciottenne del Liceo “Rechichi” di Polistena, sbalzata nel fiume Lao dal gommone a bordo del quale stava facendo un’escursione in rafting assieme ad alcune compagne con cui era in gita scolastica. Le studentesse finite come lei tra le rapide del corso d’acqua, sono riuscite a salvarsi, lei invece è scomparsa tra i gorghi. Denise è stata trovata morta dopo 24 ore di incessanti ricerche: il suo corpo giaceva a alcuni metri di profondità, sotto un tronco d’albero. A recuperarlo i sommozzatori dei Vigili del fuoco. La studentessa di Rizziconi, dopo aver perso il caschetto, ha probabilmente lottato per tentare di risalire a galla, ma la corrente impetuosa l’ha schiacciata contro rocce e arbusti facendola finire “prigioniera” sotto quell’albero finito nel fiume chissà quanto tempo prima.
Acquisito e vagliato tutto l’imponente materiale, il procuratore di Castrovillari Alessandro D’Alessio e il pm Simona Manera hanno nominato due consulenti cui sono stati demandati specifici temi di verifica e di analisi. All’ingegnere Giuseppe Viggiani è stato dato incarico di ricostruire la dinamica della tragedia, valutando l’idoneità dei natanti utilizzati per fare rafting e dei dispositivi di sicurezza dati ai ragazzi e alla vittima. Al consulente viene inoltre chiesto di valutare quali fossero i fattori di rischio, considerata l’”Allerta gialla” lanciata dalla Prociv, lungo il tratto scelto per la discesa. Un percorso nel quale sono stati impegnati anche studenti ancora minorenni. Il perito dovrà inoltre esprimersi su eventuali condotte omissive e commissive riconducibili alle guide collocabili temporalmente prima, durante e dopo il capovolgimento del gommone. Il consulente compirà un primo sopralluiogo venerdì prossimo.
All’ingegnere informatico Antonello Elia, invece, è affidato il compito di esaminare tutti i contenuti dei telefonini sequestrati alle guide in relazione alle comunicazioni effettuate, alla messaggistica attivata e agli eventuali filmati girati. L’incarico ad Elia sarà formalizzato stamane in procura a Castrovillari.

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