Gio. Ago 15th, 2024

17 anni dopo l’eccidio che svelò all’Europa il potere della mafia calabrese, la ‘ndrangheta continua a prosperare in terra tedesca.

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il 15 agosto 2007, la faida tra le ‘ndrine di San Luca culminò in una sanguinosa vendetta che fece tremare l’Europa intera. Sei giovani vite furono spezzate nella città tedesca di Duisburg, portando alla ribalta internazionale il fenomeno mafioso della ‘ndrangheta, fino ad allora considerato un problema per lo più italiano. L’eccidio, perpetrato in un ristorante italiano, segnò un punto di svolta nella percezione e nella lotta contro la criminalità organizzata calabrese.

Il macabro bilancio, con vittime giovanissime e un rito di affiliazione interrotto dai proiettili, fece capire alla Germania che la ‘ndrangheta non era solo un fenomeno italiano. La polizia tedesca, già da tempo avvisata dai colleghi italiani, intensificò le indagini e le operazioni congiunte. Tuttavia, la realtà è che la mafia calabrese era già profondamente radicata nel tessuto economico e sociale tedesco, sfruttando ristoranti e attività commerciali come basi logistiche.

Oggi, 17 anni dopo, le operazioni delle autorità confermano che la ‘ndrangheta non ha perso la sua presa. La Germania, con la sua economia fiorente, continua ad essere un territorio fertile per gli affari illeciti delle mafie italiane, specialmente nelle regioni più ricche. Le ultime relazioni della DIA rivelano che, sebbene siano cambiati i tempi e le modalità, la presenza della ‘ndrangheta in Germania rimane un fenomeno preoccupante e pervasivo. Nonostante le forze dell’ordine siano riuscite a colpire duramente le ‘ndrine coinvolte nella strage, il rischio di nuovi episodi di violenza non è mai completamente scongiurato.

Print Friendly, PDF & Email