Un freddo giorno d’inverno, nelle terre accoglienti della Calabria, viveva una vecchia signora di nome Nonna Rosa. Ogni anno, durante la stagione natalizia, si dedicava a preparare un dolce tradizionale che aveva imparato dalla sua stessa nonna quando era solo una bambina curiosa.
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La preparazione iniziava con cura e attenzione. Nonna Rosa mescolava farina di grano duro con zucchero, aggiungendo lentamente il lievito e le uova fresche del cortile. Ma il segreto speciale della “Pitta ‘nchiusa” risiedeva nell’aggiunta di ingredienti locali unici: miele profumato dalle colline circostanti, noci appena raccolte e scorza di arancia candita.
Una volta che l’impasto aveva raggiunto la consistenza perfetta, Nonna Rosa lo stendeva delicatamente su un piano infarinato, creando uno strato sottile e omogeneo. Poi, con maestria, aggiungeva uno strato abbondante del suo ripieno segreto: noci tostate, miele calabrese dorato e pezzetti di scorza d’arancia che emanavano un profumo avvolgente.
Quando il ripieno era distribuito uniformemente sull’impasto, Nonna Rosa chiudeva il dolce in modo unico, sigillando tutto con abilità e creando una sorta di “chiusura” che dava il nome al dolce stesso. Una volta chiusa, la “Pitta ‘nchiusa” veniva decorata con attenzione, con strisce intrecciate di pasta formando una griglia sopra il ripieno dorato.
Mentre la “Pitta ‘nchiusa” cuoceva lentamente nel forno, la casa di Nonna Rosa si riempiva di aromi irresistibili, diffondendo la magia del Natale in ogni angolo. I vicini, attirati dal profumo invitante, si fermavano per scambiarsi auguri e sorrisi, creando un’atmosfera di calore e condivisione.
Il giorno di Natale, la tavola di Nonna Rosa era imbandita con la “Pitta ‘nchiusa”, pronta per essere condivisa con la famiglia e gli amici. Ogni morso era un’esplosione di sapori, una combinazione perfetta di croccantezza e morbidezza, di dolcezza e aromi avvolgenti.
E così, la “Pitta ‘nchiusa” divenne un simbolo di generosità e amore nella tradizione natalizia calabrese, tramandata di generazione in generazione, portando con sé il ricordo delle mani esperte di Nonna Rosa e il gusto unico della Calabria durante il periodo natalizio.
