Mer. Nov 13th, 2024

Nonostante gli spazi siano pronti, il ritardo burocratico e la necessità di trasferire la polizia municipale ritardano l’avvio delle nuove strutture di assistenza sanitaria intermedia.

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La riforma sanitaria introdotta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sta facendo fatica a decollare in Calabria, dove le nuove strutture di assistenza sanitaria intermedia dovrebbero essere operative entro il 2026. In particolare, il progetto per l’ospedale di comunità e le case di comunità si trova ancora a rallentatore a causa di ritardi burocratici e operativi. Cosenza, purtroppo, non fa eccezione. Seppur le strutture siano già state progettate e assegnate, c’è un ostacolo che ne impedisce l’attivazione: l’immobile, acquistato dall’Azienda sanitaria provinciale da Palazzo dei Bruzi, è ancora occupato dalla polizia municipale.

L’edificio, che si sviluppa su 4.800 metri quadrati, ospiterà sia un ospedale di comunità con 20 posti letto che una casa di comunità destinata all’assistenza di prossimità. L’ospedale di comunità offrirà un ricovero per pazienti non acuti, svolgendo un ruolo intermedio tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, mentre la casa di comunità sarà un punto di riferimento per assistenza sanitaria e sociale. Nonostante tutto sia pronto sulla carta, il ritardo del trasloco degli agenti rischia di rallentare ulteriormente l’avvio delle attività.

Il Direttore generale dell’Asp, Antonello Graziano, ha annunciato che, a breve, scriverà al sindaco di Cosenza, Franz Caruso, per sollecitare il trasferimento degli agenti in una nuova sede, ancora da individuare. Intanto, i cittadini calabresi aspettano che le promesse di un miglioramento dei servizi sanitari sul territorio si traducano in azioni concrete.