Mar. Lug 16th, 2024

Il libro box “La pioggia di Londra- Locride 2.0” ha fatto tappa (doppia) nella città che gli ha dato il nome.

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La capitale britannica, infatti, può ora vantare ben due copie dell’opera made in Locride da un gruppo di giovani che amano la loro terra. Il progetto, sviluppato da un gruppo di ragazzi dei Licei “G. Mazzini” (dedicato al Professor Francesco Sacco, ex docente dei Licei Mazzini prematuramente scomparso da qualche anno), è arrivato a Buckingham Palace lo scorso 25 aprile tramite posta, mentre un’altra copia è stata consegnata direttamente alla sede dell’Ambasciata italiana da Bruno Panuzzo il 29 aprile.

La decisione di far arrivare il book box in quella che ormai non è più terra europea non è stata presa a caso. Già il titolo, infatti, è un importante indicatore delle tematiche trattate. Dopo un attento studio di un’epoca che, per gli studenti, poteva sembrare lontana (gli anni ’60 del 900), si è sviluppata un’analisi trasversale del periodo, che ha abbracciato tutti gli avvenimenti più importanti di quel momento storico, non solo a livello politico, ma anche culturale e sociale. Indubbiamente gli anni ’60, complici la ripresa dalla guerra e il boom economico, hanno rappresentato una fase di profondi cambiamenti, stravolgimenti e imprese che, fino ad allora, erano sembrate mete irraggiungibili: il primo trapianto di cuore, l’uomo sulla luna, figure come Kennedy e il Papa buono Giovanni XXIII.

A livello culturale, gli anni ’60 sono stati attraversati dall’uragano Beatles, che in poco meno di un decennio ha cambiato totalmente la storia della musica. E sono stati proprio i Beatles (fenomeno made in the UK) la scintilla che ha spinto gli studenti alla stesura del testo, insieme a tutte le altre band (italiane e non) che a loro si sono ispirate. “La pioggia di Londra” è arricchito dalle interviste esclusive e inedite a personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo: Maurizio Vandelli (Equipe 84); Shel Shapiro (The Rokes); Bobby Posner (The Rokes); Valerio Veronesi (I Camaleonti); musicisti come Tolo Marton, Luca Colombo, Piero Monterisi. La prefazione è di Luigi Luppola (presidente dell’Official Beatles Fan Club). Di rilievo gli interventi di Maurizio Guccini, Alessandro Puzzanghera e del compianto Professore Domenico Siclari. Impreziosiscono l’opera anche le testimonianze di collaboratori storici dei Beatles come Klaus Voormann e Gary Stewart Hurst.

Altro pezzo chiave del book box è il documentario “Locride 2.0”, che racchiude in meno di un’ora una visione totalmente rinnovata del territorio, che non è più il quartier generale della criminalità organizzata, ma è uno scrigno che nasconde bellezze e segreti tutti da scoprire anche da chi, nella Locride, ci è nato.

Oltre ad innumerevoli immagini filmate dagli stessi studenti, nell’opera sono presenti le suggestive immagini di Stefano Marra e le spettacolari inquadrature aree di Domenico Cavallo. Il documentario è stato realizzato grazie ai Licei Mazzini rappresentati dal Preside Sacco, alla fondazione Woods e alla collaborazione del sindaco di Locri Giovanni Calabrese e dell’Assessore Domenica Bumbaca. Altre riprese sono state girate presso la Fondazione Zappia (grazie alla collaborazione del Presidente Antonio La Rosa) e nel suggestivo borgo di Sant’Agata del Bianco, rinato grazie alla collaborazione dei cittadini con l’amministrazione del sindaco Domenico Stranieri. Alcuni dei volti del videoclip sono Umberto Galea, Lorenzo Violi, Michele Panetta e Bruno Musolino, insieme a molti altri giovani locridei che si sono messi in gioco per valorizzare la loro terra.

La cooperazione con la sede Aci di Locri nella persona di Daniela D’Ancora ha permesso d’impiegare nell’opera, che si sviluppa in un parallelismo tra passato e presente, anche alcune auto storiche proprio del periodo in questione. La colonna sonora è composta da una selezione dei brani più iconici e significativi degli anni ’60, di cui l’artista Bruno Panuzzo ha realizzato le versioni cover. Il brano inedito e portante “La Pioggia di Londra” è stato masterizzato proprio nella capitale britannica presso i mitici studi di Abbey Road. Un’opera, quella documentaristica, concepita in due lingue: italiano ed inglese e che verrà presentata al cinema Vittoria di Locri a metà maggio. Di certo gli studenti del Mazzini attraverso la domanda “Vale la pena o no rimanere nella Locride?” che hanno posto ad amministratori, educatori e persone comuni sono riusciti a toccare tasti sensibili nell’animo di chi ama la sua terra d’origine, soprattutto i giovani che spesso sono costretti ad abbandonarla.

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

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