Ven. Nov 22nd, 2024

Nuovo comunicato della Reggina, dai toni – a nostro avviso – errati e rischiosi. La proprietà è scomparsa, ma continua a fare la guerra ai vertici del calcio

La Reggina continua la guerra ai vertici del calcio, a nostro avviso rischiando. Era la strada subito successiva al primo grado in Primavera, che aveva portato agli animi tesi. Definita giusta, allora, poi attenuata dal mancato ricorso, che significava “venirsi incontro”. Adesso Saladini ha perso credibilità, con la Federazione e con la città. Le parole stanno a zero, non hanno senso, non hanno valore. Servono i fatti, i pagamenti, e le presenze fisiche in Federazione, per rassicurare.

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Dal comunicato appena diramato, però, non sembra questa la strada scelta. “La proprietà della Reggina – si legge – in coerenza con l’azione portata avanti nell’ultimo anno sta proseguendo attraverso i suoi consulenti e legali le azioni a tutela del patrimonio storico ed economico della società. Nell’ultimo anno sono state investite ingenti risorse per consentire il risanamento e il rilancio del Club. In conformità con quanto stabilito dal Tribunale di Reggio Calabria, a giugno 2023 sono stati inoltre versati ben 5,5 milioni di euro e programmato il versamento delle scadenze del prossimo 12 luglio, seguendo le indicazioni della sentenza di omologa. Il passaggio, anche se non è ben definito, fa intendere che la Reggina pagherà il 5% di residuo il 12 luglio. All’ultimo giorno utile. Fatto che, in sede di ricorso, non aiuta. Serve pagare subito e farlo in silenzio, coi fatti, perché di parole ne sono già state fatte troppe.

I colloqui con i potenziali investitori – si legge ancora – stanno proseguendo nella dovuta riservatezza al fine di garantire sana e prospettica continuità aziendale. E’ sempre stato un impegno di questa proprietà dare tutte le informazioni quando ci sono dei fatti concreti”. E’ stata la società, nel comunicato delle dimissioni del CdA, a comunicare difatti la trattativa. Motivo per cui, la sera prima, il Presidente Cardona ha comunicato le dimissioni, proprio dopo essere stato informato della cessione.

“Riguardo le recenti osservazioni della Covisoc si sta collazionando un articolato documento che illustrerà il percorso amministrativo che la Società ha seguito sotto l’egida dell’accordo di ristrutturazione. Appena ci saranno fatti concreti da comunicare lo faremo tempestivamente. Oggi, più che mai, dobbiamo essere uniti per sostenere la nostra Reggina, unendo tutte le forze”. Dobbiamo restare uniti, è vero. Ma è scontato. Per un anno intero siamo stati uniti, noi in primis, con la nostra linea editoriale, ma le mosse – errate, sbagliatissime – delle ultime settimane stanno portando la Reggina a un passo dalla scomparsa. La credibilità del personaggio che ha causato tutto questo è andata perduta. I comunicati non hanno più senso, non con termini di guerra. Una guerra che non si può fare se il soldato principale non è presente al fronte.

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