Mar. Lug 16th, 2024

Presidente,

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da presidente  dell’associazione musicale “P.Ragone” a cui fa capo l’ Orchestra Giovanile di fiati   di Laureana di Borrello, che da nove anni porta avanti un progetto musicale il cui motto è ”chi banda non sbanda”, più volte diretta dal M.to Riccardo Muti e che nel corso degli anni si è esibita in numerosi concerti in luoghi istituzionali ed alla presenza delle più alte Cariche dello Stato, La contatto per esprimere il mio disappunto, la mia delusione, la mia mortificazione  rispetto alla vicenda del diniego, o “divieto di accesso” disposto dai suoi uffici ai danni dei nostri ragazzi. Una sorta di DASPO ai palazzi della rappresentanza. Perché tutto questo, Presidente ?

 

Il danno morale nei confronti dei nostri ragazzi è inquantificabile.

 

Le modalità di gestione di questa procedura da parte dei suoi uffici è INDEGNA di uno Stato di diritto: dopo l’iniziale conferma ufficiale scritta dagli uffici, della data del 15 di marzo per un concerto presso la Sala della Regina, soltanto successivamente i Suoi consiglieri ci hanno ripensato.

 

La motivazione fornita per iscritto dal Vicesegretario generale Fabrizio  Castaldi, alla base del diniego sopravvenuto, e cioè la non disponibilità di sedi presso Montecitorio da qui alla fine della legislatura,  è OFFENSIVA per l’intelligenza dei cittadini calabresi e LESIVA per la dignità umana dei nostri giovani.

 

Avete realizzato un vero e proprio ATTENTATO alla civiltà, alla cultura, ad ogni possibilità e speranza di riscatto e recupero  per la nostra terra e per il futuro dei nostri giovani.

 

I nostri ragazzi sanno che la Camera dei deputati ha disposto, per il mezzo delle forze dell’ordine e per ben due volte, delle verifiche e degli accertamenti su di essi, motivandoli con il conferimento di un encomio. Purtroppo , ad aggi l’unico encomio è stato quello di non accoglierli e di cancellare il concerto

 

I ragazzi non sono stupidi e non lo sono neppure i calabresi.

 

Tutti hanno capito che la Camera dei deputati aveva semplicemente il timore di sporcare il buon nome dell’istituzione aprendo le porte a dei giovanissimi musicisti, perché provenienti da un territorio difficile.

 

Presidente, è vergognoso che il Parlamento della Repubblica sia IPERGARANTISTA con i parlamentari stessi, o nei riguardi dei componenti del Governo, per i quali vale sempre e comunque la presunzione di innocenza anche quando questa è oggettivamente insostenibile, e poi sia GIUSTIZIALISTA con dei giovani musicisti minorenni, in alcuni casi BAMBINI, ai quali è vietato l’accesso alla Camera dei deputati solo perché provenienti da un territorio difficile.

 

Con una semplice letterina superflua da parte dei suoi uffici e con un operare superficiale quanto sprezzante, ha stralciato, come fosse NIENTE, anni di impegno, di fiducia e di progresso civile e umano messo in campo volontariamente da un giovane Maestro che altro intento non aveva se non quello di fornire, su un territorio difficile, una valida alternativa alla delinquenza e alla criminalità, assicurando ai giovani che nella vita c’è altro, che si può partecipare con la cultura e con il merito al progresso sociale, civile e umano delle comunità anche più problematiche.

 

Ha disprezzato tutto questo e distrutto, o tentato di distruggere, i sogni e le speranze di un futuro diverso di 70 giovani  e di 70 famiglie, di un’intera comunità e di tutte le persone che hanno sostenuto questo progetto.

 

Presidente, una vera spiegazione prima o poi Lei ce la dovrà fornire. Una risposta è tenuta a darcela e non smetteremo mai di rivolgerci a Lei fintanto che non avremo una risposta vera e sensata e fintanto che Lei non sarà in grado di ricomporre ogni singolo frammento di questo  sogno infranto.

 

Comunque nei giorni 14 e 15 marzo i nostri ragazzi saranno lo stesso a Roma e si esibiranno con dei concerti presso l’Istituto del Vaticano “The Church Palace” nonché a Piazza San Pietro ad un’udienza al cospetto del Santo Padre . In attesa di cortese riscontro Le porgo cordiali saluti.

 

Laureana di B.llo 11.03.2017

 

IL PRESIDENTE

Francesco Fruci

 

 

 

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