Mar. Lug 16th, 2024

E’ quanto emerge dalla relazione della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) relativa al secondo Semestre del 2022

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E’ uno scenario di dominio sul territorio quello della ‘ndrangheta descritto dalla Dia (Direzione Investigativa Antimafia) nella relazione inerente al secondo Semestre del 2022. Grazie al “forte radicamento nel territorio, la ‘ndrangheta si conferma oggi l’assoluta dominatrice della scena criminale anche al di fuori dei tradizionali territori d’influenza con mire che interessano quasi tutte le Regioni (Lazio, Piemonte e Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Sardegna)”.

I settori criminali di primaria importanza

“Quello degli stupefacenti permane il settore criminale di primaria importanza per la ‘ndrangheta. Nell’ambito del narcotraffico globale le ‘ndrine calabresi occupano ormai da tempo un riconosciuto ruolo di universale livello poiché affidabili sul piano criminale”, è ciò che scrive la Dia nella sua relazione, specificando che l’attenzione della criminalità organizzata calabrese è alta anche nell’ambito di gestione e traffico illecito dei rifiuti, nell’usura e nel racket delle estorsioni.

La ‘ndrangheta al Nord Italia

Dalla relazione della Dia emerge come la ‘ndrangheta, fuori dalle regione d’origine “oltre ad infiltrare significativamente i principali settori economici e produttivi, replicano i modelli mafiosi basati sui tradizionali valori identitari, con proiezioni che fanno sempre riferimento al ‘Crimine,’ quale organo unitario di vertice, che adotta ed impone le principali strategie, dirime le controversie e stabilisce la soppressione ovvero la costituzione di nuove locali”. La Dia aggiunge che “le inchieste ad oggi concluse hanno permesso di individuare nel Nord Italia 46 ‘locali’, di cui 25 in Lombardia, 16 in Piemonte, 3 in Liguria, 1 in Veneto, 1 in Valle d’Aosta ed 1 in Trentino Alto Adige. Più di recente, anche in Emilia Romagna le attività d’indagine hanno gradualmente disvelato una ragguardevole incisività della ‘ndrangheta”.

Le attività criminali all’estero

“All’estero le cosche calabresi, oltre a dimostrare di aver saputo approfittare delle disarmonie tra i diversi ordinamenti giuridici reinvestendo i capitali illecitamente accumulati nei Paesi in cui risulta assente o più difficile la collaborazione tra le Autorità Giudiziarie, si mostrano particolarmente inclini al narcotraffico, alle attività estorsive e al riciclaggio”.

Le mafie puntano al metaverso

Il nuovo fronte sul quale puntano le mafie è quello del metaverso. La relazione pone l’attenzione sulle piattaforme di comunicazione criptate e, in generale, su internet e darkweb. Il documento presenta un focus proprio sul nuovo scenario “rispetto al quale Europol – si legge – ha già evidenziato le potenziali criticità”. Si sottolinea, infatti, la capacità delle organizzazioni criminali “di cogliere celermente le trasformazioni tecnologiche e dei fenomeni economico-finanziari su scala globale”.

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