Sabato 25 novembre ci sarà il primo incontro: un tavolo costruito intorno ai tecnici, gli amministratori e gli esponenti del mondo culturale. Africo, al Rifugio Carrà, si assume la responsabilità, con l’associazione “Insieme per Africo”, di costituire un tavolo programmatico che assieme alla sua stabilità produca idee e dia soluzioni in ordine alla salvaguardia, alla rigenerazione e alle prospettive economiche dell’Aspromonte. Ingegneri, architetti, agronomi, geologi, intellettuali e sindaci, cominceranno con l’analizzare i danni arrecati dalle tragiche stagioni degli incendi, le possibili vie per riparare le ferite e ricostruire il patrimonio unico che il massiccio calabrese possiede. Si passerà a ideare le attività economiche possibili, quelle rispettose dell’ambiente, della cultura. Salvare, rigenerare e creare opportunità, perché il ripopolamento, il restare non siano contenitori vuoti, retorici. L’impegno personale e collettivo, la responsabilità a cui tutti devono essere chiamati. Un percorso di avvicinamento all’ormai consueto raduno agostano, subito dopo Ferragosto, di Gente in Aspromonte.
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Gli incontri – si legge in un comunicato stampa – si ripeteranno con cadenza possibilmente mensile e intorno ai temi centrali, salvaguardia rigenerazione e sviluppo, si darà spazio a tutte le tematiche, culturali, sociali, ambientali ed economiche di interesse collettivo.
Africo si propone come territorio dell’incontro fra i calabresi che resistono, che lottano, che hanno un’idea di futuro. Un luogo che si dona, in un Aspromonte che è di tutti, in una Montagna aperta, ospitale, ma che chiama all’assunzione di responsabilità.
L’incontro di sabato 25 novembre, “Prevenzione del dissesto idrogeologico e interventi di rimboschimento nelle aree dell’Aspromonte orientale colpite dai roghi nell’estate 2021”, comincerà col ritrovarsi al campo sportivo di Bova alle ore 10.00, quindi si partirà verso Carrà. Al rifugio si verrà accolti dai ragazzi di Africo, il pranzo e, a seguire, l’incontro.