Tana per il sindaco e la sua vice! Dopo un Natale triste, senza manifestazioni e senza nessuna iniziativa per i nostri bambini, la premiata ditta Condemi&Pugliese per la Befana ci ha fatto recapitare una calza piena di ingiunzioni per migliaia di euro di tasse da pagare. Ma si tratta di somme già prescritte. Nella calza ci abbiamo trovato di tutto: dai tributi sui rifiuti (Tares, Tarsi) a quelle sui consumi idrici. Guardando bene le annualità dei tributi (anni 2013 e precedenti), si scopre però che si tratta di tasse già cadute in prescrizione, non più dovute. Ci hanno provato, insomma, il sindaco Condemi e la sua vice Pugliese: sapevano che quelle somme non possono essere più riscosse ma hanno comunque fatto recapitare le ingiunzioni di pagamento. Un po’ come quei venditori furbetti che, per smaltire le scorte di magazzino, nella calza ci infilano caramelle e cioccolatini scaduti. Tutto va bene e tutto fa cassa per un Comune sul lastrico che, negli ultimi mesi, ha subito l’umiliazione di pignoramenti, stipendi congelati, riduzioni di forniture idriche, scuole senza energia elettrica costrette a dotarsi di gruppi elettrogeni e strade coperte di rifiuti. Tutto fa cassa per un’Amministrazione che cerca di raschiare il fondo del barile per coprire almeno in parte i debiti milionari accumulati in questi anni (senza contare quelli fuori bilancio contratti con i comuni limitrofi). Condemi e Pugliese sapevano bene che quelle tasse sono prescritte. Noi stessi li avevamo avvertiti l’anno scorso quando, in sede di approvazione del rendiconto per l’anno 2017, avevamo trovato quelle somme, non più esigibili, fra i “residui attivi”, messe lì al solo scopo di coprire i debiti. All’interno di un conto consuntivo gonfiato, dove trovavano posto entrate che non erano e non sarebbero mai entrate, come i 100.000 euro di una gara per taglio boschi andata deserta, già qualche anno fa. Condemi e Pugliese sono disperati. E si capisce: proprio loro, che si vantavano di aver sanato i conti del Comune, oggi sono costretti alla quotidiana ricerca di pezze per rattoppare una gestione economica il cui fallimento è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma non permetteremo che i loro disastri vengano pagati dai cittadini. I contribuenti sono pronti a pagare le tasse per i servizi resi, ma solo se queste tasse sono dovute e imposte nel rispetto della legge. Le ingiunzioni di pagamento che ci sono state recapitate sono illegittime perché riguardano somme che, secondo la legge, non possono essere più riscosse. Quello dell’Amministrazione è un abuso che noi denunceremo in ogni sede, dalla Corte dei Conti alle associazioni dei consumatori, fino al Garante del contribuente. Saremo come sempre vigili. Saremo, come sempre, dalla parte dei placanichesi. Gerardo Clemeno, Ilario Mongiardi e Bruno Aiello (Gruppo consiliare Riattiviamo Placanica)
Continua....
fonte: ciavula.it