“Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma, chissà se è la stessa o soltanto sua sorella…”
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Così recitano i primi versi della poesia “La luna di Kiev” di Gianni Rodari, divenuta virale alla luce dei tragici avvenimenti che popolano ormai i titoli dei tg nazionali e internazionali.
Questo è stato anche il titolo di una manifestazione che si è svolta a Ferruzzano nella chiesetta della marina e organizzata da Padre Ulrich in collaborazione con la professoressa Maria Romeo. Obiettivo principale dell’evento è stato opporsi pacificamente alla guerra ed essere di supporto alla comunità Ucraina martoriata dal conflitto. Il pubblico è stato accompagnato in un percorso emozionale, culturale e letterario grazie a dei brani scelti accuratamente dagli organizzatori e narrati da Alba Romeo, Maria Caruso e Agata Repici. Fil rouge dei testi l’importanza dei sentimenti e di quel senso di umanità che, forse, non è ancora del tutto andato perduto e che solo la cultura può risvegliare.
Particolarmente toccante anche la performance di Francesco Iaconis che, seduto assieme a diversi bambini su una simbolica panchina, ha esaltato il valore dei ricordi, del passato e della memoria.
La lettura dei brani è stata intermezzata dalla voce dell’artista Bruno Panuzzo, che ha contribuito a rendere l’atmosfera ancor più suggestiva.
Dalla città di Ferruzzano, dunque, si è elevato un messaggio di coraggio e speranza che, si spera, sarà accolto da chiunque si identifichi nei valori di pace, fratellanza e autodeterminazione dei popoli che, ancora nel 2022, devono essere difesi e portati in alto.
Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it