Per far ripartire, nelle condizioni migliori un territorio come quello della Calabria e particolarmente questo Locride, molto fragile, è importante un’azione di performance che preveda interventi almeno su due fronti. Il primo fronte è il blocco totale delle tasse comunali in scadenze fino al 31/12/2020 mentre sull’altro fronte, è necessario un importante intervento finanziario per garantire il futuro e, il rientro dei nostri giovani. Queste considerazioni, e altre ancora, arrivano dal presidente dell’ Ordine dei Commercialisti e esperti contabili della Locride protagonista di un incontro virtuale con una rappresentanza del Corsecom coordinata dal responsabile del settore produttivo Marcello Attisano. Dall’incontro è emerso che è necessaria un’azione stabile e immediata nel settore finanziario del credito, cardine fondamentale del sistema economico. Se si guarda attentamente il territorio, la più importante fabbrica, quella turistica, con tutti i settori e comparti di filiera ad essa collegata, rischia l’implosione con bar, ristoranti, stabilimenti balneari, hotel e servizi in genere con migliaia di posti a rischio. Sono necessari, dunque, interventi strutturali ed è necessario che il territorio sia monitorato. Lacopo e Attisano si sono confrontati sull’intervento della Regione denominato ” Riparti Calabria” ma hanno sottolineato che ” è necessario che dei 150 milioni di intervento previsti, al territorio locrideo venga garantita almeno una quota del 10% ( giusta proporzione della popolazione ) altrimenti, si rischia ancora una volta, che la fetta più importante, come al solito, finisca in altre zone del territorio regionale. Sulla base di questa quota, poi, esiste la necessità di creare interventi a sostegno delle aziende in un mix di azioni. Ma l’azione deve essere forte, decisa e immediata per ricapitalizzazione delle imprese. Nella sostanza hanno, poi, detto “Gli imprenditori sono stanchi di ascoltare una politica economica narrata, completamente dissociata dall’economia reale del territorio. Tutti gli attori economici del territorio hanno bisogno di un Paese moderno dove poter agire con regole agili e alle quali adempiere con facilita?. L’eccesso di formalismi insieme alla burocrazia degli apparati amministrati, non fa altro che rallentare l’economia e lo sviluppo del territorio “. Quindi Lacopo e Attisano hanno auspicato che “la politica, in questo momento di emergenza sanitaria prima, ed economica ora, capisca che non si può continuare ad agire con gli stessi mezzi usati prima della pandemia. E’ impensabile che gli strumenti attivati dal governo, ancora oggi, a distanza di più di un mese, non trovino piena operatività tant’è che le pratiche previste dal decreto liquidità fino a 25 mila stentano a decollare e quelli fino a 800 mila euro non sono ancora in grado di essere lavorate dal sistema”. In conclusione la considerazione che “Occorre un cambio di passo; bisogna fare in fretta se non vogliamo che a questa emergenza sanitaria segua una ecatombe economica. Se vogliamo salvare il territorio , tutti insieme, professionisti, imprenditori, sindacati e forze sociali devono remare nella stessa direzione.”
Continua....
ARISTIDE BAVA
SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO