Dom. Set 1st, 2024

Gioia, Ranieri boccia la proposta di Schiavone

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«La grande coalizione? Una strategia per provare a restare a galla». Giulio Ranieri boccia con queste parole la proposta avanzata nei giorni scorsi da Rosario Schiavone e rilanciata ieri da Raffaele D’Agostino.

«Dopo la sfiducia al sindaco votata in consiglio – ha proseguito l’ex consigliere di Fratelli d’Italia – pensavo ci fosse maggiore responsabilità e invece devo constatare che la politica gioiese è destinata a fare come il gambero e ad andare sempre indietro».
Schiavone ha parlato di coesione sociale e di una coalizione che parta dalle competenze, non la convince questa proposta?
«Mi sembra che stia provando a fare il gioco delle tre carte. Ha avuto una grande occasione per realizzare la sua proposta di coesione sociale, durante l’ultimo consiglio comunale. Avrebbe potuto prendere la parola e chiedere al sindaco di coinvolgere nell’amministrazione la sua e le altre forze d’opposizione disponibili. Invece ha preferito votare la sfiducia e mandare a casa Pedà».
Lei cosa intende fare?
«In questo momento sono in standby. Le uniche figure di spessore ed esperienza che vedo in campo sono Giuseppe Pedà e Aldo Alessio. Nessuno si può improvvisare. Le questioni da affrontare sono tante. Basti pensare che al comune l’anno prossimo si pensioneranno 4 apicali e ancora non è stato formato nessuno per sostituirli».
Se Pedà non si dovesse candidarsi la scelta potrebbe ricadere, come molti sostengono, su sua moglie o su sua suocera (l’ex vicesindaco Anna Maria Stanganelli, e la preside del Piria Maria Rosario Russo) Sono voci fondate?
«In questi giorni in molti hanno chiesto a mia moglie se è disponibile ma lei non è interessata. Eravamo parte integrante di una coalizione e le scelte devono essere condivise con quella coalizione».
In uno degli ultimi consigli comunali ha attaccato duramente Francesco Toscano che è uno dei principali sostenitori di Pedà. Potrebbe essere per lei un problema?
Si è chiuso un capitolo e ora se ne apre un altro. Io e Toscano abbiamo parlato, lui in questa fase sta lavorando alla nascita di un nuovo soggetto politico ed è legittimo. Se si forma una coalizione in cui ci siamo sia io che Toscano per me la coalizione deve avere una linea e parlare con una voce sola. Se la voce non sarà univoca non andremo d’accordo».
Più attendista rispetto a quella tracciata da Ranieri è la linea di Fratelli d’Italia. Nell’annunciare la nomina di Giuseppe Ciurleo come suo vice, il portavoce Nicola Pulimeni ha chiarito che il partito attenderà la prima riunione del centrodestra prima di prendere una decisione e fare la prima mossa.

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