La Giunta della Regione Calabria, nella seduta odierna, ha adottato una serie di provvedimenti di grande rilevanza, che mirano a migliorare l’organizzazione interna della macchina amministrativa regionale, a favorire la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e a sostenere i tirocinanti di inclusione sociale, dando nuove opportunità per l’inserimento nel mondo del lavoro.
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Modifiche al regolamento sull’assetto organizzativo regionale
Su proposta del vicepresidente e assessore all’Organizzazione, Risorse umane e Valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità, Filippo Pietropaolo, la Giunta ha approvato le modifiche al regolamento regionale n. 12/2022, che disciplina l’assetto generale della struttura organizzativa della Regione. Il nuovo modello organizzativo mira a creare una struttura più snella e agile, in grado di rispondere in maniera efficiente e rapida alle sfide di un contesto esterno sempre più complesso ed in rapida evoluzione. L’obiettivo principale è quello di semplificare i processi e valorizzare la collaborazione tra i diversi settori, eliminando duplicazioni di competenze e garantendo un’azione più coordinata e unitaria sulle materie comuni. Questo dovrebbe consentire una maggiore efficienza operativa e un’accelerazione nell’attuazione delle politiche regionali.
Valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata
Sempre su proposta dell’assessore Pietropaolo, la Giunta ha approvato un Piano di settore per l’attuazione del Programma regionale Fesr Fse 2021/2027 e dell’accordo di coesione Fsc 2021/2027, relativo alla valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Questo piano rappresenta un elemento centrale per l’uso strategico del patrimonio confiscato, particolarmente rilevante in Calabria, una regione che negli anni ha visto un crescente numero di beni sottratti alla criminalità organizzata.
Il Piano di settore è stato elaborato sulla base di una ricognizione delle progettualità dei Comuni, con l’obiettivo di avviare una coprogettazione con il Terzo settore, al fine di realizzare un vero e proprio Piano di azione dettagliato. Questo processo è stato sostenuto da un’analisi di contesto condotta in collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il Forum del Terzo Settore. L’analisi si è concentrata principalmente sui beni confiscati di proprietà regionale, e le risultanze sono state condivise con le cinque Prefetture calabresi e con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc).
Il piano punta a trasformare questi beni in risorse utili per la comunità, attraverso progetti che promuovano lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, sostenendo il recupero e il riutilizzo di questi immobili a favore di iniziative che coinvolgano il Terzo settore e la comunità locale.
Misure per il sostegno ai tirocinanti di inclusione sociale
Un altro punto chiave discusso durante la riunione della Giunta riguarda il futuro dei tirocinanti di inclusione sociale, un tema che coinvolge migliaia di persone in Calabria. Su proposta dell’assessore al Lavoro e Formazione professionale, Giovanni Calabrese, l’Esecutivo ha deciso di fornire ulteriori indicazioni al Dipartimento Lavoro per l’individuazione di misure di accompagnamento per la chiusura dei percorsi di tirocinio di inclusione sociale.
In particolare, il provvedimento prevede la creazione di una misura che garantisca un sostegno economico ai tirocinanti che hanno compiuto il sessantesimo anno di età e che non hanno diritto alla misura nazionale dell’Assegno di inclusione (Adi). Questo contributo mira a sostenere una fascia particolarmente vulnerabile della popolazione, offrendo loro un aiuto concreto nel delicato momento di transizione verso la pensione o altre forme di sostegno sociale.
Per i tirocinanti con meno di 60 anni, la Giunta ha stabilito di definire misure di politica attiva del lavoro, finalizzate all’inserimento lavorativo attraverso la ricognizione delle opportunità di impiego presso i Comuni e l’attivazione di un progetto pilota. Questo progetto prevede la possibilità di coinvolgere i tirocinanti in percorsi di supporto a persone con bisogni di cure sanitarie, valorizzando le competenze acquisite durante il tirocinio e favorendo l’inserimento lavorativo in un settore in forte espansione, come quello dei servizi socio-sanitari.
L’assessore Calabrese ha sottolineato l’importanza di queste misure, dichiarando: “C’è un grande impegno da parte della Regione sulla problematica dei tirocinanti di inclusione sociale e sul più ampio bacino del precariato in Calabria. Stiamo lavorando per arrivare in tempi brevi alla definizione del percorso lavorativo di ognuno dei 4 mila tirocinanti calabresi.”
Interventi per la messa in sicurezza del territorio e delle strutture pubbliche
Infine, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Maria Stefania Caracciolo, la Giunta ha dato indirizzo al Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici per l’assegnazione ai Comuni delle risorse previste dalla Legge n. 145 del 2018. Questi fondi, che ammontano a 5.552.700 euro per il 2025, con una quota aggiuntiva di 11.573.700 euro per il 2026, saranno destinati alla messa in sicurezza del territorio, con particolare attenzione ai rischi idrogeologici, alla sicurezza delle strade e degli edifici scolastici, e allo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico.
Le risorse verranno assegnate prioritariamente ai Comuni con una densità di popolazione più modesta, in quanto questi enti spesso incontrano maggiori difficoltà nell’accesso a finanziamenti per affrontare le problematiche del territorio. Gli interventi previsti includono anche progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo di fonti rinnovabili, nonché l’acquisto di attrezzature tecnico-scientifiche e mezzi di trasporto per uso pluriennale.
Impegno della Giunta per il futuro della Calabria
La Giunta regionale della Calabria continua a portare avanti un’azione di governo volta a migliorare l’efficienza amministrativa e a rispondere alle esigenze del territorio. I provvedimenti approvati oggi rappresentano un passo importante per la valorizzazione delle risorse locali, la promozione della legalità attraverso l’uso dei beni confiscati e il sostegno a categorie socialmente vulnerabili come i tirocinanti di inclusione sociale.