Mar. Lug 16th, 2024

“Una buona stampa aiuta anche lo sviluppo del nostro territorio”. Il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, rivolgendosi agli operatori dell’informazione della Locride li ha esortati alla ricerca della verità e a non lasciare che vengano diffuse notizie false o vere solo parzialmente.

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La 52ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali a livello diocesano è stata vissuta nello stupendo scenario dei monti della Limina, nel territorio di Mammola, presso il Santuario di San Nicodemo, che nell’occasione ha mostrato il suo volto nuovo dopo i lavori di restauro presentati dal Rettore don Alfredo Valenti, realizzati in collaborazione tra l’Ufficio diocesano dei Beni Culturali, il Comune di Mammola, guidato dal sindaco arch. Stefano Raschellà, e dall’Ente Parco d’Aspromonte, presieduto dal prof. Giuseppe Bombino. Il tema della giornata suggerito da Papa Francesco è stato «La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace». Su questo si è soffermato il vescovo che ha offerto tre verbi per la riflessione di ognuno: conoscere, valorizzare, reagire. “La conoscenza implica la ricerca della verità in ogni evento -ha detto monsignor Oliva- valorizzare significa presentare i fatti in senso critico, aiutando così le persone a reagire di fronte ai problemi”.

Portando ad esempio la bellezza dell’altopiano della Limina e del Santuario dove garantisce la sua preziosa presenza l’eremita don Ernesto Monteleone, il vescovo ha detto: “Conoscere, valorizzare e reagire ci aiuta ad impedire che luoghi come questo, patrimonio di bellezza culturale e paesaggistica, ci vengano espropriati dalla ‘ndrangheta”. Monsignor Oliva ha rimarcato l’importanza che hanno i mezzi della comunicazione e “il ruolo fondamentale che svolgono, perché è attraverso la stampa che conosciamo la realtà in cui viviamo”. Quindi, spiegando il contenuto del Messaggio del Papa, monsignor Oliva ha invitato tutti i giornalisti ad un comune impegno per evitare che vengano diffuse notizie false, le cosiddette “fake news”, che oltre a presentare una realtà distorta, sono capaci “di influenzare le scelte politiche e anche di favorire ricavi economici”.

Riflettendo sul Messaggio di Papa Francesco, il direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della diocesi locrese, Giovanni Lucà, ha richiamato le parole del Santo Padre là dove avverte che “anche una distorsione della verità in apparenza lieve può avere effetti pericolosi”, perché “nessuna disinformazione è innocua”; in virtù di ciò, ha detto Lucà: “Tutti noi, anche qui nella Locride, siamo chiamati alla responsabilità di contrastare ogni forma di falsità; se vogliamo bene al nostro territorio e alla nostra gente, dobbiamo impegnarci per far prevalere sempre la verità. E, senza avere la frenesia di rincorrere lo scoop, ricordiamoci che nel dare notizie abbiamo a che fare con la vita delle persone e delle loro famiglie”.

Locri 13 maggio 2018

L’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali

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