L’ex Sindaco di Rossano Sostiene che la Nuova Provincia è un’Occasione per Potenziare il Territorio e Non Ridimensionare Cosenza
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«Valutare la creazione di una nuova provincia nel vasto territorio della Sibaritide credo sia obbligatorio». Questa dichiarazione, pronunciata con fermezza dall’ex sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, riflette il suo sostegno alla proposta di istituire una nuova provincia per la Sibaritide. Antoniotti, che ha giocato un ruolo fondamentale nella fusione tra Corigliano Calabro e Rossano, dando vita alla città di Corigliano Rossano, ritiene che il passo successivo sia la creazione di una provincia autonoma per questa parte ricca della Calabria e della provincia di Cosenza.
Antoniotti sottolinea che la fusione dei due principali comuni della Sibaritide, che oggi conta circa 80mila abitanti, è stata pensata anche in ottica di autonomia provinciale. L’ex sindaco, promotore della fusione durante il suo mandato, avverte che è giunto il momento di prendere in considerazione seriamente la creazione di una nuova provincia. Secondo lui, la provincia di Cosenza, con i suoi 155 comuni, è troppo vasta e, alleggerita dalla creazione di una nuova provincia, potrebbe concentrarsi maggiormente sulle esigenze dei suoi territori, mentre la Sibaritide avrebbe la possibilità di gestirsi amministrativamente e valorizzare le sue risorse, tra cui il porto, i beni culturali e una fiorente agricoltura.
Riguardo alle obiezioni dell’On. Antoniozzi, che ha espresso dubbi sulla creazione di una provincia della Sibaritide a discapito di Cosenza, Antoniotti afferma che non c’è alcun intento di ridimensionare la provincia di Cosenza. Al contrario, una nuova provincia permetterebbe una gestione più efficiente e un focus maggiore sulle potenzialità locali, considerato che le condizioni rispetto a decenni addietro sono mutate. Con la nascita della terza città della Calabria, Antoniotti ritiene che siano maturi i tempi per una tale riforma amministrativa.