Contrapposto al militarismo di Vannacci, Lucano propone un’Europa basata sui valori di accoglienza e giustizia sociale
Continua....
Il cuore pulsante della corsa verso Strasburgo di Mimmo Lucano, il fautore del progetto Riace, è stato presentato nella cornice del Villaggio Globale a Riace, un simbolo di accoglienza e inclusione. Lucano, circondato da figure di spicco di Alleanza Verdi e Sinistra, ha annunciato la sua candidatura come capolista nel collegio meridionale in vista delle elezioni di giugno. Questa candidatura rappresenta una sfida diretta a quella del generale Vannacci, noto per il suo libro controverso “Il mondo al contrario”, che incarna un’idea di Europa altrettanto controversa.
Lucano ha sottolineato l’importanza di ribaltare il paradigma della paura che sta guadagnando terreno in Europa, affermando che Riace ha sempre visto l’arrivo degli immigrati come un’opportunità per promuovere valori di giustizia sociale e continuità con le lotte del passato. La presenza di Ilaria Salis, recentemente coinvolta in un caso giudiziario in Ungheria e ora candidata, ha enfatizzato la determinazione nel perseguire ideali di giustizia e inclusione.
Se per Lucano la battaglia giudiziaria è giunta a una conclusione, con una condanna per reati minori, il percorso di Ilaria Salis è ancora in corso, ma si intravede una luce in fondo al tunnel. Il padre di Ilaria ha denunciato le condizioni disumane subite dalla figlia durante il processo in Ungheria, paragonandole ai metodi del fascismo e sottolineando la necessità di opporsi a questo tipo di ingiustizia.
La conferenza stampa di presentazione della lista ha evidenziato il contrasto tra due visioni dell’Europa: da un lato, quella di Riace, che promuove i valori dell’accoglienza e dell’inclusione, e dall’altro, una visione militarista e discriminatoria. Questa polarizzazione si riflette anche nelle politiche migratorie e nell’approccio alla giustizia sociale.
In sintesi, la candidatura di Lucano rappresenta un’opportunità per contrastare la deriva verso politiche restrittive e discriminatorie, e per promuovere un’Europa basata sui principi di solidarietà e giustizia sociale, incarnati dal progetto Riace.