Mar. Lug 16th, 2024
Mario Oliverio, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, in una foto di archivio del 30 settembre 2014. ANSA/ FRANCESCO ARENA

Il governatore torna libero di muoversi anche al di fuori del Comune di residenza. Dai giudici della Cassazione annullamento senza rinvio

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La Cassazione ha revocato senza rinvio l’obbligo di dimora a cui il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, era sottoposto dal 17 dicembre scorso. Il governatore torna dunque libero di muoversi anche al di fuori del suo Comune di residenza, San Giovanni in Fiore, nel Cosentino.
La decisione dei giudici della Cassazione era molto attesa perché ha ovviamente dei risvolti, oltre che giudiziari, anche politici, visto che Oliverio – osteggiato in questo anche da una parte del suo partito, il Pd – non ha mai fatto mistero di puntare a una ricandidatura alla guida della Regione.
La discussione di stamattina è durata più di un’ora. Gli avvocati Vincenzo Belvedere e Armando Veneto avevano chiesto la revoca o l’annullamento del provvedimento. La misura restrittiva era stata emessa emessa dal gip distrettuale di Catanzaro a seguito delle risultanze dell’inchiesta denominata “Lande desolate” su presunte irregolarità nella gestione degli appalti relativi alla costruzione dell’aviosuperficie di Scalea, agli impianti di risalita della Sila ed a piazza Bilotti a Cosenza. Le accuse ipotizzate per Oliverio sono abuso d’ufficio e corruzione. L’obbligo di dimora era stato in seguito confermato anche dal Tribunale del Riesame di Catanzaro il 28 dicembre scorso. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro aveva chiesto i domiciliari.

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