A cura di Giuseppe Mazzaferro
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Klaus Davi opinionista ed esperto di comunicazione di impresa è consigliere comunale di San Luca, ma ha scelto di non abbandonare Milano da quando è stata indicata come zona rossa ‘perché qui si svolgerà la madre delle battaglie. Se cade Milano cadrà tutto il paese” . “Noi pagheremo comunque un prezzo altissimo. Noi del Nord interessati solo al business , agli affari e all’Expo. Noi il cuore produttivo del paese, ma anche diventati cinici e egoisti e menefreghisti, diciamocelo con franchezza. Questo virus ha anche tratti ‘politici’ ha colpito in primis il Nord, il cuore produttivo. Anche se sia chiaro mutano e purtroppo avanzera’ al sud, in Africa, in India e in Sud America. Lo so bene che rischiamo una strage in Calabria in Puglia e in Sicilia. Ma mi pare chiaro che, almeno per ora subliminalmente, ad essere messo in discussione è un modello di sviluppo.”
D: Una analisi dura la sua…
R: Non sono un virologo. Non so come questo virus sia nato, ma la vulnerabilità di tutto il mondo industriale-tecnololgico mi pare più che conclamata. E non è per niente una cosa che mi rende felice, visto che con le aziende ci lavoro.
D: Siamo già a una prima ‘narrazione del virus’?
R: Certo che si. Ci dimentichiamo le narrazioni sulle pestilenze e i virus del passato? Vogliamo ignorare come abbiano segnato la coscienza collettiva e orientato il consenso popolare ? Alimentato pregiudizi e pogrom di massa? Questo virus mina, a mio avviso almeno, già profondamente il nostro fideismo nello sviluppo industriale e tecnologico illimitato e pone il tema delle disuguaglianze come assolutamente centrale. Ovviamente la politica potrà dare risposte diverse. Non sappiamo quali saranno.
D: Ha regione quindi de Magistris?
R: No. Il sud era già di fatto isolato, rimosso, cancellato. Non c’è alcun bisogno di sparagli. E’ ritenuto MORTO sia dal mondo della politica che dell’informazione. E gielo dice uno che sul territorio si è battuto non poco, come lei sa .
D: Ma perché con in post virus le cose dovrebbero cambiare?
R: Due sono le possibilità o i sopravvissuti apriranno gli occhi e lavoreranno su soluzioni condivise con gli svantaggiati, o siamo destinati agli egoismi di massa alla Trump con conseguenze sociali e politiche incalcolabili. Senza contare cosa potrà provocare sul piano sociale per esempio in Africa la diffusione del Covid 19.
D: Una invasione di massa dell’Europa?
R: Chi può escluderlo ? Il virus ha reso palese una verità che tutti tendevamo a rimuovere nel
dibattito politico : ossia ha dimostrato che, molto semplicemente, i confini non esistono.
D:Ma come proprio adesso che Salvini dice di sospendere Schengen..
R:Salvini fa benissimo il suo lavoro. Ma mi pare chiaro che il virus
impone una sfida globale. La risposta a Salvini l’ha data lo stato di
Israele….che alle emergenze è preparato con tutto il rispetto molto più dell’ Italia.
D:Ossia?
R:Gli Israeliani hanno già annunciato che se daranno vita al vaccino lo ‘regaleranno’ anche agli Iraniani. Più di cosi… Non credo ci sia da aggiungere molto.
D:Quindi la sfida è globale?
R:Certo . I capitomboli di Trump e Boris Johnson rischiano di rendere il
Sovranismo radicale (e non è certo il caso italiano) addirittura grottesco. Nel giro di 48 ore sono passati dal
‘negazionismo’ più becero ad alcuni provvedimenti ‘stile Italia’. La hybris li sta per travolgere …non sappiamo ancora come finirà. Ma fare i superuomini col virus che incombe è alquanto rischioso.
D:Destra spacciata?
R:Tutt’altro. Vincerà le elezioni ma dovrà per forza ri-aprirsi ai
moderati…
D:Ma se Meloni gia’ tuona contro l’Europa?
R:Si, ma da persona intelligente quale è, sa benissimo che solo l’Europa ci potra aiurare ad uscire dalla
catastrofe economica che ci aspetta….
D:Piu spazio ai moderati…
R:Assolutamente si. Tornano i gioco i mediatori sia a destra – come Forza Italia e la componente riformista della Lega – che a
Sinistra , con la componente piu liberal del Pd.
D:La leadership di Salvini a rischio?
R:No. Non credo. Ma con la spada di damocle dei finanziamenti europei ce lo vede a
minacciare l’uscita dall’UE? Saremo ridotti in macerie …saremo col
cappello in mano,…. chi di noi sarà sopravvissuto, perché c’è in ballo anche questo, inutile negarlo, sarà costretto a dire grazie a Ursula….
D:E la Cina?
R:Mi sembra già una delle vincitrice della partita globale. La sua dittatura ha attirato le simpatie
di tutti per come ha getito la crisi. Ma le parole di Xi Jimping sull’Italia
fanno riflettere, e dovrebbero fare molto riflette soprattutto i sovranisti. ‘O vinciamo le sfide insieme globalmente o finiamo male’ ha detto. Non so a voi, ma a me è sembrato un messaggio politico…..
D:E il governo come lo vede?
R:Alcuni ministri sono di ottimo livello, ma penso che Conte dovrebbe andarsene
e Mattarella indire le elezioni subito dopo l’emergenza . Fare il contrario sarebbe una forzatura, un atto poco rispettoso della democrazia.
D:Quindi potere alla destra?
R:Si, credo che faranno man bassa alle prossime elezioni. Avranno una grande missione da compiere : il rilancio del Paese e trasformare
una tragedia in una opportunità, per quanto possibile.
D:Ce la faranno?
R:Si, le persone all’altezza ci sono. Ma cambierà l’agenda politica .
D:In che senso?
R:L’economia, la salute, il servizio pubblico saranno al centro di tutto. E se ci saremo salvati, o verremo affondati, sarà grazie
a Cina, Europa e, oso dire, anche grazie a Trump che, scommetto, cambierà presto linea. Solo una cosa.
D:Dica ?
R:Tra le tante stranezze del virus c’è stato
il quasi ‘mirato’ attacco al ‘modello Lombardo Veneto’ che , diciamocelo, ne è uscito a pezzi. Ci saranno molti interrogativi sulla sua efficacia . E qui Attilio Fontana c’entra poco, perché si è trovato a gestire una condizione certamente non frutto della sua politica.
D:Cosa intravvede?
R:Non sono un magistrato, ma se lo fossi, potrei voler capire fino a che punto la privatizzazione progressiva della sanità decisa negli ultimi decenni possa essere collegata al numero altissimo di morti nella nostra Regione. Ma ora è sicuramente prematuro parlarne.