Mar. Ago 6th, 2024

“AI CALABRESI DOBBIAMO FORNIRE LE MOTIVAZIONI DI UNA SCELTA POLITICA TESA A NON SVILIRE LA FUNZIONE DEGLI ELETTI. DOMANI VOTERÒ A FAVORE DEL PROVVEDIMENTO”

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Sappiamo benissimo che ogni forza politica presente in Consiglio regionale ha la piena facoltà di promuovere l’azione legislativa. La minoranza, interpretando in pieno il proprio ruolo politico, è titolata a dissentire alle proposte avanzate dalla maggioranza di governo e perciò può votare contro, astenersi dal voto, promuovere emendamenti e praticare tutte le azioni previste dalle norme vigenti per esercitare un ruolo assegnato loro dagli Elettori. Ad affermarlo è il Consigliere regionale Salvatore Cirillo, tra l’altro Segretario-Questore nell’Aula di Palazzo Campanella a Reggio Calabria. In questi ultimi giorni – continua Cirillo – dai gruppi di opposizione presenti nella massima assise regionale, oltre al dissenso che è un fatto legittimo, è stato messo in atto il solito tam-tam volto ad alimentare quella disinformazione che nel tempo ha generato soltanto sfiducia e diffidenza nei confronti della politica. Come già detto, per la minoranza consiliare è legittimo opporsi ad una proposta di legge presentata dalla maggioranza, in questo caso specifico parliamo dell’istituzione del consigliere supplente, provvedimento tra l’altro già calendarizzato in sede di conferenza dei capigruppo e condiviso dell’intera maggioranza. Per dipanare la confusione alimentata in questi giorni – continua il Consigliere Cirillo – ricostruisco brevemente una fase pregressa nella quale tramite un precedente provvedimento normativo, approvato dal Consiglio regionale, veniva consentito al Presidente della Giunta di poter nominare tutti gli Assessori scegliendo i componenti anche tra persone esterne al Consiglio e cioè non eletti. In tale fase storica, parte della minoranza odierna era forza di governo. Con buona probabilità, in passato la variazione del bilancio regionale per sostenere la suddetta riforma non generava allarmismo, ma essendo un fatto condiviso era del tutto giustificato. Oggi, come ormai capita in occasione dei provvedimenti normativi promossi dal governo Occhiuto, l’aver avviato un percorso legislativo teso a disciplinare in modo chiaro un ambito ben specifico, nel quale il Legislatore regionale, nell’esercizio della funzione svolta, ripone la massima attenzione a quel principio costituzionale con il quale l’Elettore, mediante il proprio voto esercitato democraticamente, sceglie il proprio rappresentante in seno al Consiglio regionale. In tal senso, la proposta di Legge che porteremo in Consiglio domani, una volta approvata, consentirà al Consigliere regionale nominato Assessore di non dover presentare formali dimissioni dalla carica di Consigliere per accettare l’incarico conferito dal Presidente della Giunta. Di conseguenza, il primo tra i non eletti entrerà in Consiglio con la funzione di consigliere supplente sino ad eventuale revoca. Tale circostanza – conclude Cirillo – non comporterà variazioni di bilancio in quanto, vista la precedente Legge di cui si è fatto cenno, il Consiglio regionale oggi dispone i fondi per garantire la copertura economica di ben sette Assessori esterni oltre ai Consiglieri regionali eletti. Per la correttezza d’informazione che dobbiamo ai Calabresi, il Presidente Occhiuto, al momento, di Assessori esterni ne ha nominati soltanto quattro. Alla luce di questo breve chiarimento, nel sostenere le motivazioni poste in essere dalla maggioranza con la tanto discussa proposta di Legge, rimane un forte interrogativo: quale sperpero di fondi stiamo praticando con questo provvedimento?

Print Friendly, PDF & Email