Ven. Ott 4th, 2024

La Regione Calabria compie un ulteriore passo verso la valorizzazione delle proprie eccellenze vitivinicole e olivicole, istituendo gli elenchi professionali degli operatori enoturistici e oleoturistici. In linea con la delibera approvata durante l’estate dalla Giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto, il Dipartimento Agricoltura ha messo in atto le direttive necessarie per promuovere queste due importanti filiere produttive, non solo dal punto di vista agroalimentare, ma anche in chiave turistica, sottolineando il legame profondo con il territorio.

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Il percorso di valorizzazione delle risorse agricole della Calabria, entrato ora in fase attuativa, mira a sostenere le aree vitivinicole e olivicole di pregio, sviluppando un turismo integrato che sappia coniugare la produzione di vino e olio con un’offerta esperienziale che coinvolga i visitatori. Le aziende agricole interessate potranno infatti estendere le proprie attività – che già comprendono degustazioni, fattorie didattiche e agriturismi – al settore dell’enoturismo e oleoturismo, grazie a specifiche linee guida approvate e disciplinate.

Per poter accedere agli elenchi regionali, le aziende dovranno presentare una segnalazione certificata di inizio attività tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) al Comune di competenza. Il Dipartimento Agricoltura, in collaborazione con i Comuni, curerà e monitorerà l’iscrizione e la gestione degli elenchi.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha sottolineato l’importanza strategica del settore vitivinicolo e olivicolo per la Calabria. “La Calabria è terra di olio e vino. Su questi due elementi, insieme a produttori e organizzazioni di categoria, stiamo investendo in maniera convinta, sul fronte della produzione come su quello della competitività e crescita delle aziende”, ha dichiarato. Gallo ha inoltre evidenziato come la nuova strategia, definita in collaborazione con il presidente Occhiuto, si basi sulla valorizzazione dei paesaggi olivicoli e vitivinicoli, oltre che sulla rilevanza gastronomica di olio e vino, al fine di creare nuove opportunità per frantoi, cantine e altri operatori del settore.

Particolare attenzione sarà data a criteri come accoglienza, sicurezza, formazione e informazione, considerati requisiti fondamentali per l’iscrizione agli elenchi degli operatori enoturistici e oleoturistici. Inoltre, saranno richiesti specifici titoli di studio o attestati professionali per garantire standard qualitativi elevati.

La formazione teorico-pratica rappresenta un altro tassello fondamentale di questa iniziativa. Ad Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) e alle organizzazioni più rappresentative dei settori vitivinicolo e oleario sarà affidato il compito di fornire corsi di formazione alle aziende e ai loro dipendenti. L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi turistici, diffondere la cultura del vino e dell’olio e promuovere investimenti in marketing territoriale e turistico.

La nuova iniziativa vuole quindi puntare su un modello di turismo enogastronomico che possa far crescere l’economia calabrese e mettere in risalto le eccellenze del territorio, attraverso una sinergia tra tradizione agricola, accoglienza turistica e formazione professionale.