Nell’attacco almeno cinque morti e 15 feriti. L’Oms: “Aiuti ai palestinesi o sarà la catastrofe”
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L’esercito israeliano intanto rivendica di aver compiuto dozzine di raid contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, compresi diversi centri di comando, postazioni di lancio di mortaio, compound militari.
Almeno cinque persone sono rimaste uccise e 15 ferite in un raid aereo israeliano, “effettuato senza preavviso”, che ha preso di mira un’abitazione a Rafah nel sud della Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero degli Interni di Gaza, controllata da Hamas, come riporta la tv satellitare al-Jazeera.
Le forze israeliane, inoltre, affermano di aver ucciso il responsabile per l’intelligence di Hamas a Khan Yunis nel sud della Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime dei bombardamenti, intanto, è salito a 2.808 palestinesi uccisi e 10.859 feriti.Le operazioni israeliane sono iniziate dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele.
Hamas e gli ostaggi israeliani
Hamas sarebbe disponibile a rilasciare gli ostaggi se Israele dovesse fermare i raid sulla Striscia di Gaza. Lo ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, aggiungendo che sono quasi 200 le persone prigioniere al momento. I responsabili di Hamas “hanno dichiarato di essere pronti a prendere le misure necessarie per liberare i cittadini e i civili, detenuti dai gruppi di resistenza, ma il loro punto è che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani su Gaza” ha detto il portavoce, mentre l’organizzazione islamista non si è pronunciata pubblicamente sul tema.
“Abbiamo sentito che non hanno problemi a continuare a resistere – ha detto Kanaani, riferendosi ad Hamas -. Ha detto che la resistenza possiede la capacità militare per continuare a resistere sul campo per molto tempo”.
“Sta per scadere” il tempo per trovare una soluzione politica alla crisi in Medio Oriente ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, annunciando di aver parlato dell’escalation tra Hamas e Israele con i suoi omologhi di Malesia, Pakistan e Tunisia. Secondo il capo della diplomazia di Teheran, “la probabile diffusione della guerra ad altri fronti si sta avvicinando a una fase inevitabile”.
Il governo di Israele chiede, però, “di conoscere la sorte degli ostaggi”, catturati da Hamas e portati a Gaza, “prima di concordare eventualmente una tregua temporanea”. Lo sostiene la televisione panaraba al-Arabiya, citando fonti proprie. Israele e Hamas hanno entrambi smentito le notizie circolate in precedenza che parlavano di un accordo raggiunto per una tregua temporanea nella Striscia di Gaza.
“Israele ha iniziato a imparare dagli errori che hanno portato all’infiltrazione mortale di Hamas il 7 ottobre” ha detto alla Knesset il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano ha lanciato un duro avvertimento al gruppo terroristico libanese Hezbollah e all’Iran: “Non metteteci alla prova o verrete gravemente danneggiati”. La nazione di Israele “è unita nel suo obiettivo della vittoria”, aggiunge il premier, invitando il mondo a “unirsi e a combattere Hamas”. “Ora molti in tutto il mondo capiscono chi ha di fronte Israele. Capiscono che Hamas rappresenta una nuova versione del nazismo. Proprio come il mondo si è unito per sconfiggere i nazisti e l’Isis, così deve unirsi per sconfiggere Hamas – ha detto ancora -. Ci impegniamo per tutte le famiglie. Non allenteremo i nostri sforzi per riportare indietro i nostri fratelli e sorelle”.
La rivendicazione delle Brigate al-Qassam
Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, rivendicano il lancio di una “raffica di missili” contro Tel Aviv e Gerusalemme a dieci giorni dal terribile attacco di Hamas contro Israele. In un messaggio, riferisce la Bbc, le Brigate al-Qassam affermano che gli ultimi attacchi come risposta a Israele “che ha preso di mira i civili” nelle operazioni seguite all’attacco del 7 ottobre.
L’appello dell’Oms
L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato il suo ultimo avvertimento sul crescente deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, questa volta affermando che nell’enclave restano solo “24 ore di acqua, elettricità e carburante” prima che si verifichi “una vera catastrofe”. Il direttore regionale per il Mediterraneo orientale dell’agenzia delle Nazioni Unite, Ahmed Al-Mandhari, ha affermato che il territorio bombardato e assediato deve poter ricevere i convogli di aiuti attualmente bloccati al confine di Rafah con l’Egitto. Se gli aiuti non arrivano, ha spiegato, i medici dovranno “preparare i certificati di morte per i loro pazienti”.
Corridoi umanitari
Il primo ministro dell’autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammad Shtayyeh ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire ”immediatamente” in aiuto della popolazione civile della Striscia di Gaza, affermando che sono necessari “corridoi umanitari urgenti”. Shtayyeh ha accusato Israele di ”prendere di mira obiettivi civili e gli ospedali” e ha sostenuto che ”500 donne sono state uccise” e che ”circa 11mila persone sono rimaste ferite”. Shtayyeh ha aggiunto che ”non siamo animali come ci stanno dipingendo. La nostra gente è sotto bombardamento. Abbiamo bisogno di corridoi umanitari”. In particolare il premier palestinese ha chiesto a Israele di smettere di “sfrattare le persone dalla loro terra”.
Casa Bianca
“Al momento è ancora chiuso, speriamo, dico speriamo, che più tardi nella giornata possa essere aperto per qualche ora”. E’ quanto ha detto il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, parlando del valico di Rafah, da dove gli Stati Uniti sperano di far uscire i cittadini americani, tra 500 e 600, che si trovano a Gaza. “Ripeto, dobbiamo solo aspettare e vedere quello che succede”, ha aggiunto, intervistato dalla Cnn, ricordando che vi sono rivelate vane anche le speranze che il valico si potesse aprire nel weekend. “Continuiamo a lavorare su questo nel modo più inteso” aggiunge.
Libano
Israele sta rispondendo al fuoco in Libano dopo che un colpo è stato sparato contro le sue forze. Lo ha scritto su X il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari, aggiungendo che non ci sono state vittime israeliane.