Mer. Ott 2nd, 2024

Oltre 300 gli obiettivi colpiti. Sms Israele ai libanesi: “Fuggite”. Idf non esclude un’incursione di terra. Premier libanese: “Da Israele guerra di sterminio”. Stop interventi non urgenti e scuole chiuse.

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E’ di almeno 100 morti e 400 feriti il bilancio dei raid aerei israeliani effettuati oggi sul Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut spiegando che tra le vittime si contano anche donne e bambini.

Nei raid è stato ucciso lo Sheik Ali Abu Riya, uno dei massimi funzionari di Hezbollah. Lo rende noto Sky News Arabia citando diverse fonti. Abu Riya era capo aggiunto del Consiglio esecutivo di Hezbollah.

Colpiti più di 300 obiettivi
“Colpiti più di 300 obiettivi di Hezbollah”, hanno annunciato le Forze di difesa israeliane con un post su ‘X’ accompagnato da una foto del ”Capo di Stato Maggiore che approva gli attacchi contro obiettivi Hezbollah in Libano”. Gli attacchi sono stati lanciati dopo che le Idf hanno dichiarato di aver intercettato i preparativi di Hezbollah per lanciare importanti attacchi missilistici contro Israele.

Secondo il corrispondente del giornale libanese L’Orient Le Jour che cita fonti delle forze di sicurezza e testimoni, sono state colpite una decina di località, fra cui Anqoun, Maghdouché, Bnaafoul e Jenjlaya, nell’area di Sidone. Il corrispondente nella zona della Biqaa riferisce anche di raid contro Mechghara e l’area di Sohmor. In una conferma rilanciata dalla Bbc, le Idf precisano che stanno “effettuando attacchi contro obiettivi del terrore appartenenti all’organizzazione terroristica di Hezbollah nel sud del Libano”.

L’esercito israeliano ora non esclude un’incursione di terra, ha detto il portavoce dell’Idf Daniel Hagari durante una conferenza stampa, spiegando che “faremo tutto il necessario” per far rientrare in sicurezza nelle loro case i residenti evacuati nel nord di Israele. Hezbollah sta mettendo in pericolo voi e le vostre famiglie”.

Messaggi israeliani avvertono libanesi: “Fuggite”
Abitanti di diverse regioni del Libano hanno ricevuto messaggi di avvertimento tramite la telefonia fissa con l’invito ad abbandonare rapidamente i luoghi in cui si trovano. E’ quanto riferisce l’agenzia libanese Nna, aggiungendo che si tratta di avvertimenti che arrivano da parte israeliana e che sono arrivati anche ad abitanti della capitale libanese Beirut.

La Bbc riferisce di messaggi di testo e vocali ricevuti stamani da persone che si trovano nel sud del Libano con l’avvertimento a stare lontane da “edifici residenziali usati da Hezbollah per nascondere armi”. L’emittente britannica dà notizia di un video che circola sui social media e che mostra una persona che ha ricevuto un messaggio vocale in cui si afferma che le operazioni israeliane continuano e sono entrate in una “nuova fase”. “Se vi trovate in una località utilizzata da Hezbollah – prosegue l’audio – lasciatela immediatamente per la vostra sicurezza”.

Anche l’ufficio del ministro dell’Informazione libanese ha ricevuto un ‘invito’ a sgomberare i locali. Lo riferisce l’agenzia libanese Nna secondo cui l’ufficio di Ziad Makary ha ricevuto una telefonata con l’esortazione a lasciare l’edificio che ospita gli uffici del dicastero a Hamra, a Beirut. Dopo la notizia, riporta anche il giornale libanese L’Orient Le Jour, il ministro ha denunciato quella che considera “guerra psicologica” e ha accusato Israele, affermando che “il lavoro al ministero prosegue normalmente”.

In precedenza, il portavoce dell’Idf aveva lanciato per la prima volta un ampio avvertimento alla popolazione chiedendo di lasciare le loro case e presagendo così nuovi attacchi. ”Se i cittadini non si sono già allontanati dalle case e dagli altri edifici civili in cui vivono e risiedono, ma dove Hezbollah ha immagazzinato razzi o intrapreso altre azioni, ora devono abbandonare quelle aree”, ha dichiarato.

Si tratta del primo avviso di evacuazione di massa rivolto ai cittadini del Libano meridionale, in merito alle aree in cui opera Hezbollah. Non si è parlata di una possibile invasione di terra, come quella nella Striscia di Gaza, ma Hagari ha mostrato come esempio una struttura civile che, alcune settimane fa, Hezbollah ha trasformato in una struttura dalla quale lanciare verso Israele missili di fabbricazione russa.

Premier libanese: “Da Israele guerra di sterminio”
“La continua aggressione israeliana al Libano è una guerra di sterminio in tutti i sensi e un piano distruttivo che mira a distruggere i villaggi e le città libanesi”, ha detto il primo ministro libanese Najib Mikati durante una riunione del governo a Beirut. Mikati, che ha rinunciato a partire per New York dove avrebbe dovuto partecipare all’Assemblea generale dell’Onu, ha quindi rivolto un appello a ”le Nazioni Unite, l’Assemblea generale e i paesi influenti” perché ”fermino l’aggressione” israeliana.

Stop interventi e scuole chiuse
Il ministero libanese della Sanità ha ordinato agli ospedali del sud e dell’est del Paese di sospendere tutti gli interventi chirurgici non urgenti in modo da poter gestire meglio l’eventuale afflusso di feriti. Il ministero “chiede a tutti gli ospedali” nei distretti del sud e dell’est di “sospendere tutti gli interventi chirurgici non essenziali per creare spazio per curare i feriti a causa dell’aggressione israeliana in espansione in Libano”, si legge in una nota.

Il ministro dell’Istruzione di Beirut, Abbas Halabi, ha annunciato che le scuole resteranno chiuse per due giorni nel sud e nell’est del paese, così come nei sobborghi meridionali della capitale. Il provvedimento riguarda sia le scuole pubbliche, sia quelle private, come precisa l’Lbci. Sottolineando che l’escalation militare rappresenta un rischio per gli studenti, Halabi ha chiesto agli amministratori scolastici di tenersi informati con le note ufficiali del ministero in merito a ulteriori sviluppi

Gallant informa Austin su ‘minaccia Hezbollah e operazioni Idf
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico con il capo del Pentagono Lloyd Austin per aggiornarlo sulle ”minacce di Hezbollah” e le ”operazione delle Idf” in Libano. Lo ha scritto Gallant sui social spiegando che ha fornito ad Austin ”una valutazione della situazione delle minacce di Hezbollah” e lo ha informato sulle “operazioni delle Idf per ridurre la capacità di Hezbollah di lanciare attacchi contro i civili israeliani”.

Gallant ha aggiunto che con Austin ha ”discusso anche della situazione regionale più ampia e delle minacce poste dall’Iran e dai suoi delegati”. Gli Stati Uniti hanno sostenuto di non essere stati informati in anticipo sui dettagli del presunto attacco israeliano della scorsa settimana, in cui sono esplosi cercapersone e walkie-talkie in Libano.

Sinwar ucciso in raid? Idf non conferma e non smentisce
Tiene banco tra i media israeliani l’ipotesi che il leader di Hamas Yahya Sinwar possa essere rimasto ucciso in un raid. Verifiche dell’esecutivo sarebbero in corso, mentre l’Idf ha dichiarato di non poter né confermare né smentire le notizie sulla possibile morte del capo di Hamas. L’esercito israeliano ”non può confermare, né smentire” che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia vivo o morto, ha detto in un briefing il portavoce Hagari. “Per quanto riguarda quanto emerso negli ultimi giorni sulla situazione di Sinwar, non posso né confermarlo né smentirlo”, ha detto.

Tra le fonti consultate dal Jerusalem Post, una di alto livello ha gettato acqua sul fuoco, mentre un’altra ha detto di non avere informazioni reali al riguardo e altre ancora hanno rilevato disaccordi all’interno dell’establishment della difesa.

Famiglia di 3 persone uccisa in raid scuola di Nuseira
Una famiglia di 3 persone è stata uccisa in un attacco israeliano alla scuola Khalid bin al-Walid, nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, Lo riporta al Jazeera, precisando che le tre vittime sono un uomo, sua moglie e il loro bambino. L’esercito israeliano ha affermato che l’obiettivo dell’attacco, il terzo contro la scuola, era un centro di comando e controllo di Hamas.

Gruppo filo Iran in Iraq rivendica attacco a base nel nord di Israele
La Resistenza islamica in Iraq, vicina all’Iran, ha annunciato questa mattina di aver colpito la base di osservazione Golani delle Idf nel nord di Israele. L’attacco ”è finito”, ha spiegato un funzionario israeliano citato dal Times of Israel. Al momento non si hanno notizie di danni o vittime, ma sono suonate le sirene di allarme in tre città nelle zone meridionali delle Alture del Golan.

Le Idf hanno riferito che è stato intercettato e abbattuto un drone lanciato durante la notte dall’Iraq verso Israele passando per la Siria. In diverse comunità del Golan sono stati lanciati gli allarmi e che non si sono registrate vittime, ha aggiunto l’esercito israeliano.