Il presidente del consiglio regionale all’Adnkronos: «Noi lunghi nella scelta del candidato? Il centrodestra ci ha messo di più. Puntiamo a far scattare il voto di opinione»
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Sacrificando Mario Oliverio, «il Pd ha compiuto un atto di generosità importante. Callipo non è iscritto al Pd, non è un dirigente del nostro partito, ma il Pd ha voluto fare un gesto di apertura ai calabresi, alle forze civiche, al mondo delle imprese, al mondo del fare, allargando i confini storici del centrosinistra». Lo dice all’AdnKronos Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale uscente e candidato al Consiglio regionale per il Pd. «Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo – aggiunge Irto -, e ciò ci può consentire, e ci sta consentendo, di raccontare un progetto di Calabria diverso. In questi anni alcune cose positive sono state fatte, però non dobbiamo nasconderci che abbiamo tanti problemi tutti sul tavolo».
Nel trovare la quadra «siamo stati un po’ lunghi nella discussione interna, lo ricordano tutti, ma l’imprimatur dato da Zingaretti in termini di chiarezza sul percorso da fare, ci ha consentito, alla fine, di arrivare comunque prima del centrodestra. Nonostante i problemi dai quali venivamo, abbiamo alla fine deciso di sostenere Callipo, riuscendo a presentarci agli elettori con chiarezza, ripeto, prima del centrodestra, che solo alla vigilia di Natale ha fatto sapere chi era la candidata», ha detto ancora Irto. Che ha poi analizzato il “no” del M5S al candidato del centrosinistra: «Nel dire “no” a un’alleanza con noi, il M5S ha commesso un errore, perché Callipo poteva tranquillamente essere un candidato condiviso. La loro è stata una scelta miope, anche in Emilia Romagna. Ed è stato un errore perché bisogna porre un argine alla destra populista e sovranista, un argine alla Lega e a Salvini».
«Noto poi – aggiunge Irto -, che all’interno del M5S c’è una discussione molto forte, che abbiamo rivelato prima della scelta di sostenere Callipo e stiamo rilevando anche in queste settimane. In questa competizione elettorale il M5s non è unito».
Riguardo ai trascorsi nei quali Callipo ha professato vicinanza con Wanda Ferro, Irto sostiene che «Callipo non ha appoggiato il centrodestra, Callipo si caratterizza come un uomo libero. Negli anni ha guardato alle persone, alle loro storie. Non ha avuto bisogno di mettersi dietro la porta di una parte politica o dell’altra. Lui è un uomo libero, e ciò gli ha consentito in passato di candidarsi alla presidenza della Regione Calabria in perfetta autonomia e oggi di rilanciare la sua candidatura con il sostengo di un Pd rinnovato. Callipo è un uomo fuori dagli schemi».
«Siamo certi di riuscire a fare una battaglia politica per alcuni versi innovativa – conclude il presidente del consiglio regionale –, girando i territori con Callipo nella consapevolezza di far scattare anche il voto di opinione nella società calabrese. Noi giochiamo per vincere, senza ombra di dubbio».