Nei giorni scorsi, presso l’Hotel Villa Fabiano di Rende, si è svolto un importante incontro-dibattito dal titolo “Nuove tecnologie per la difesa dal rischio sismico”, che ha richiamato oltre 120 partecipanti. L’evento, organizzato dal Rotary Club di Rende in collaborazione con diversi Rotary Club della provincia cosentina, ha messo al centro le più recenti innovazioni nel campo della sicurezza sismica.
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Tra i protagonisti dell’incontro, l’Ing. Paolo Zimmaro, professore di Geotecnica all’Università della Calabria e ricercatore presso il B. John Garrick Institute for Risk Science dell’Università di California, e la Prof.ssa Maria Giovanna Durante, ricercatrice presso la Marie Sklodowska Curie University e alumna Unical. I due studiosi, entrambi rientrati in Italia dopo anni di ricerca negli Stati Uniti, hanno illustrato gli avanzamenti nel monitoraggio e nella riduzione del rischio sismico, evidenziando come le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale stiano rivoluzionando il settore.
La presidente del Rotary Club Rende, Flora Maria Ritacca, ha introdotto la serata, mentre Carlo Tansi, geologo e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha moderato l’evento. Durante la serata, l’Ing. Zimmaro ha presentato gli esiti di studi sul danneggiamento di edifici e infrastrutture causato da terremoti ed esplosioni, basati su dati satellitari forniti dalla NASA e sul fenomeno della liquefazione dei terreni. Tra gli esempi citati, la sequenza sismica di Ridgecrest in California nel 2019 e l’esplosione del porto di Beirut nel 2020. Zimmaro ha sottolineato come il fenomeno della liquefazione, già osservato in Calabria durante il terremoto del 1783 nella Piana di Gioia Tauro, possa causare gravi danni quando le sabbie sature d’acqua si comportano come un fluido durante i terremoti.
La Prof.ssa Durante ha invece approfondito le sue ricerche sulla progettazione di strutture di sostegno in aree sismiche, utilizzando tecniche di intelligenza artificiale. Ha illustrato una metodologia innovativa, da lei sviluppata e oggi adottata nelle linee guida per la progettazione antisismica negli USA, che consente un significativo risparmio di calcestruzzo nelle costruzioni, rendendo le infrastrutture più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Il pubblico ha accolto con grande interesse le presentazioni, dimostrato dalle numerose domande rivolte ai relatori, a cui è seguito un vivace dibattito sulle sfide e opportunità della prevenzione sismica in Calabria e non solo. L’incontro ha rappresentato un’occasione per fare il punto sugli sviluppi tecnologici al servizio della sicurezza sismica, in un territorio storicamente esposto al rischio terremoti.